CRONOLOGIA DELLA RADIO E DELLA
TELEVISIONE
Parte prima, 1910-1945
I. Gli anni dieci
l’avvio dell’Araldo telefonico servizio di telefonia circolare e la nascita
della radiofonia intesa come telegrafia senza fili
Nel maggio 1910, con notevole ritardo
rispetto ad altri Paesi come la
Francia , nasce in
Italia la telefonia circolare. Sul modello ungherese Luigi Ranieri inaugura a
Roma l'"Araldo telefonico", che trasmette via-filo attraverso una rete
di trecento chilometri di linee aeree dando spazio in particolare
all’informazione dal parlamento e dalla borsa garantita dall’Agenzia Stefani,
alla trasmissione dei concerti dai più noti teatri romani e all’apprezzato
segnale orario. Ranieri realizza una struttura editoriale combattendo ed
alleandosi con la stampa che lo percepisce come un diretto concorrente.
L’Araldo conosce un percorso
travagliato per problemi finanziari e per la sostanziale incomprensione del
nuovo mezzo da parte del Ministero che pretendeva di equiparare questa rete di
tipo telefonico (ma che si basa sulla trasmissione da uno a molto) a quelle
delle altre aziende telefoniche tradizionali (che si basano invece sulla
comunicazione da punto a punto) contro
cui Ranieri intenta un lungo contenzioso. Il servizio, nel 1914 supera i 1.300
abbonati: interrotto nel 1915 durante la prima guerra mondiale viene dichiarato
fallito nel 1916 dopo un lungo processo giudiziario. Pur riconosciuto con
tecnologia differente l’Araldo telefonico è costretto a chiudere nel 1917. Verrà riavviato nel 1918 a Milano con il nome di Fonogiornale e nel 1922-23 a
Roma e Bologna dove si svilupperà uno dei più longevi sistemi di telefonia
circolare mantenendo il nominativo di Araldo Telefonico.
A Roma nel 1923 contemporaneamente alla
riattivazione del servizio di telefonia circolare, Luigi Ranieri con il figlio
Augusto iniziano iniziano a sperimentare la radiofonia dando vita ad una delle
prime stazioni radio in Italia, il "Radioaraldo” , gestendo parallelamente filo e etere. Sia il modello di gestione ovvero al comunicazione
uno-a-molti sia quello artistico (il palinsesto) sono semplicemente mutuati
dall’Araldo Telefonico: “Le prime radio erano considerate come una
forma di telegrafo senza fili e ci si guardava bene dal metterle in rapporto
con il telefono” Si rimprovera alla radiodiffusione l’eccessivo potere
diffusivo che esponeva i messaggi all’ascolto più indiscriminato, indiscreto e
occasionale. Perciò le ricerche furono a lungo indirizzate a emendare la radio
da questo peccato originale e a garantire la riservatezza delle trasmissioni
(tendenza accentuata con il clima bellico di segretezza durante al prima guerra
mondiale.
Per certi versi l’Araldoi è un telefono
perché le linee e i ricevitori sono di tipo telefonico e l’idea di rete deriva
proprio dal paradigma telegrafico e telefonico e perché il Ministero pretende
di applicarvi la stessa legislazione della telefonia punto a punto. Per altri
versi nella telefonia circolare si rtovano in nuce alcune caratteristiche
fondamentali di quello che sarebbe stato poi chiamato il broadcasting, ovvero
da un lato la trasmissione unidirezionale di contenuti in una modalità che non
prevede possibilità di risposta, dall’altro la strutturazione di un palinsesto
predefinito ed unico per tuitti gli utenti del servizio. Ciò crea una continuità
e contiguità diretta tra telefonia circolare e radiofonia, tra l’Araldo e la
nascita dell’Unione Radiofonica Italiana nel 1924
1910
Il telefono si è progressivamente
affiancato al telegrafo elettrico e ha proceduto di pochi anni l’avvento della radiotelegrafia
nella realizzazione di una sorta di sistema nervoso delle comunicazioni
In ogni caso in Italia, fin dal 1910 nel
periodo in cui stava sviluppando la prima rivoluzione industriale, durante il
Governo Luzzatti, si comincia a parlare di Radiotelefonia ad uso civile. Il
telefono può essere impiegato sia come un medium punto-a-punto sia come
uno-a-molti: l’uso circolare rappresenta dunque una delle possibilità di
sviluppo della telefonia. La confusione che l’Araldo provoca nella legislazione
e nella mentalità comune evidenzia come il telefono sia ancora un mezzo di
comunicazione flessibile e interpretabile in vari modi, ovvero uno strumento
immaturo i cui esiti sono ancora incerti.
Il telefono continua ad essere valutato in base alle logiche, alle
strutture e alle modalità di funzionamento del telegrafo e il paradigma
telegrafico ha sin qui penalizzato le società private che intendono richiedere
la concessione alle reti. Ma un dato è certo: la comunicazione si trova in una
fase di crescita ed esplodono le richieste di allacciamento alla rete
telefonica provocando la formazione di lunghe liste di attesa per ottenere il
servizio.
In questo contesto nel quale le modalità
e i significati d’uso, l’utilità e le stesse potenzialità della telefonia rimangono
circondate di un alone di diffidenza e di incomprensibilità, il 30 giugno del 1910, in funzione delle
recenti innovazioni tecnologiche è emanata la legge n. 395, in cui si assegnano
allo Stato tutte le comunicazioni senza fili per ragioni militari e di
sicurezza nazionale, lasciando una generica possibilità di assegnare delle
concessioni a società private. Con questa legge il Governo pensa che sia
possibile passare da esperienze pionieristiche a un’organizzazione industriale
commerciale.
Viene approvata sotto il Governo di
Luigi Luzzatti il 30 giugno 1910 la
prima legge del parlamento in materia di radiotelegrafia e radiotelefonia. La
legge stabilisce il principio dell’interesse e del controllo pubblico in
materia di radio. Nell’articolo 1 si affermava che lo stabilimento e
l’esercizio degli impianti radiotelegrafici e radiotelefonici erano riservati
al Governo La legge sulla radiotelegrafi - ispirata a preoccupazioni militari
dopo la guerra russo - giapponese - determina l’esercizio delle radiocomunicazioni
nella sfera dei servizi pubblici sottoponendo a regime restrittivo e
strettamente controllato le concessioni a società private e accentuando la
concessione antidiffusiva della radio.
La preoccupazione che spinse la
maggioranza di allora e il ministro delle Poste
Augusto Ciuffellii, questa prima legge risponde ad esigenze di
carattere militare e sicurezza nazionale. Per questa ragione l’esercizio delle radiocomunicazioni compreso nella sfera dei servizi
pubblici, con notevoli restrizioni circa le concessioni ai privati. I
legislatori non operano distinzioni fra le tecniche di radiotelegrafia “da-punto-a-punto” e quelle
radiofoniche cosiddette “circolari”, nel senso della diffusione di massa. Una
distinzione che andava fatta, ma non se ne ebbe il tempo poiché lo scoppio
della
prima guerra mondiale troncherà ogni possibilità di
regolamentare, per via parlamentare, l’uso della nascente tecnologia radio e
discuterne le potenzialità.
1910
Una campagna di stampa promossa dalla
rivista “Telegrafia e Telefonia”, inizia a screditare la gestione governativa
del servizio telefonico. Gli ambienti tecnici propongono di ritornare
all’industria privata o riaffidare il servizio telefonico a quelle società che
avevano dimostrato di saperlo gestire in maniera migliore rispetto
all’amministrazione pubblica.
Nel mese di luglio la Regia Commissione
Casana nella sua Relazione per lo
studio tecnico, amministrativo e finanziario del servizio telefonico in Italia, sottolinea
il ruolo cruciale che si deve attribuire all’industria privata dichiarando che
non può “escludersi il concorso dell’esercizio telefonico affidato
all’industria privata anche perché diversamente lo Stato si assumerebbe
moralmente l’obbligo di impiantare il servizio telefonico ovunque, epperciò anche
dove si palesasse a priori non redditizio o non utile, ma pur non ricusabile
per quelle considerazioni politiche o di convenienza che tendono ad una parità
di trattamento per quanto concerne la possibilità di fruire di servizi
pubblici” Quindi la Commissione
con votazione unanime esprime l’avviso che “possa mantenersi il sistema misto (esercizio di
Stato-esercizio privato). Invitando ad esercitare “una maggior sorveglianza
sull’operato delle aziende private e arrivando, in casi di manifesta
negligenza, a minacciare la decadenza della concessione stessa” , la Commissione d’altra
parte, per favorire gli investimenti delle società, suggerisce l’abolizione della gratuita del
passaggio degli impianti di Stato e il prolungamento delle privative ad almeno
15 anni
1910
Gennaio
1910 Per combattere il parassitismo telefonico e l’eccessivo utilizzo del
telefono da parte di alcune categorie di abbonati data la loro tariffa fissa
forfettariamente corrisposta alle società telefoniche indipendente dalla
frequenza d’uso, la Rivista delle Comunicazioni avvia un dibattito
proponendo “la Riforma
delle tariffe telefoniche” ovvero l’adozione di una tariffa a consumo,
ricordando come diversi governi europei abbiano abbandonato la tariffazione a
forfait
13
gennaio 1910 Viene effettuata la trasmissione via radio dal Metropolitan di New
York, con apparecchi De Forest (potenza irradiata 500 watt), delle opere
“Cavalleria rusticana” e “Pagliacci” con
il tenore Enrico Caruso e il soprano Emma Destinn. La trasmissione, che riscuote
un grande successo tra i pochi possessori di ricevitori radio, viene ascoltata
anche dai passeggeri del piroscafo Avon, in navigazione verso New York
Febbraio
1910 Il periodico Telegrafia
e Telefonia denuncia l’impreparazione del governo nella gestione del
servizio telefonico sia dal punto di vista amministrativo sia da quello
finanziario. ”L’unico soggetto a trarre beneficio è stata la Banca Commerciale che avrebbe
ceduto i propri impianti ad un prezzo doppio rispetto al loro valore reale.
17
febbraio 1910 In
un’interpellanza al Miniostro delle Poste Paolo Bignami invita il Parlamento ad
interrogarsi sull’efficacia della statizzazione:”per sapere quale programma
tecnikco, finanziario, amministrativo e legislativoi intenda attuare per
togliere il servizio telefonico dallo stato di disagio in cui versa e metterlo
nelle condizioni di poter rispondere alle più urgenti esigenze della vita
industriale, commerciale, agricola e sociale del paese”
22
Febbraio 1910 L’ex ministro Carlo Schanzer, riconoscendo che il suo governo
aveva peccato di sottovalutazione della domanda telefonica nel 1907, all’atto
del riscatto delle concessioni, dichiara che “se non si vogliono dare
all’azienda telefonica i mezzi necessari […] non resta che una sola via
d’uscita, poiché le esigenze del paese non consentono ritardi, cioè di
ritornare all’industria privata”, invitando il parlamento ad assumere una
posizione definitiva tra le due soluzioni possibili: concedere i finanziamenti
necessari oppure ritornare all’industria privata”
31
marzo 1910 Si insedia il Governo di Luigi Luzzatti. Rimarrà in carica sino al
29 marzo 1911. Ministro delle Poste è Augusto Ciuffelli
aprile
1910 Il periodico Telegrafia
e Telefonia continua l’azione di denuncia dell’impreparazione del governo
nella gestione del servizio telefonico sottolienando come l’aumento del
personale addetto “venne fatto per appagare ministri, senatori, deputati di
tutti i colori che avevano trovato nell’azienda telefonica una nuova sorgente
di energie per rafforzare i collegi elettorali o per pagare debiti di
riconoscenza, anche verso bellissime aspiranti alla cuccagna telefonica”.
24
aprile-8 maggio 1910. In
Francia si svolgono le elezioni legislative per la decima legislatura della
Terza Repubblica. Anche questa volta vincono le sinistre conquistando la
maggioranza assoluta con 334 seggi, di cui 149 seggi per il Partito
repubblicano, radicale e radical socialista, 113 seggi per i repubblicani di
sinistra e 72 seggi per l’Unione Repubblicana. In crescita i socialisti della
SFIO con 75 seggi e i socialisti indipendenti 32 che formano un gruppo di 107
seggi mentre le Destre conquistano solo
un quarto dell’Assemblea ovvero 149 seggi di cui 129 seggi per i conservatori e
20 seggi per i liberali.
15
maggio 1910 Prima partita della Nazionale di calcio. Gli azzurri vincono
all’arena di Milano contro la
Francia 6 a
2.
Sul
modello ungherese viene inaugurato in Italia l'"Araldo telefonico",
che trasmette via-filo attraverso una rete di trecento chilometri di linee
aeree. Il servizio, nel 1914 supera i 1.300 abbonati: interrotto nel 1915
durante la prima guerra mondiale, fu ripreso nel 1922 col nome di
"Fonogiornale", l'anno successivo subì una nuova trasformazione del
nome, in "Radioaraldo”. L'Araldo telefonico nelle intenzioni del suo imprenditore
Luigi Ranieri vuole essere “non un concorrente ma un collaboratore ed un aiuto
di tutti i giornali ed un eccellente mezzo di reclame per tutti gli impresa di
teatri, i caffè concerti e di altri luoghi di intrattenimento”. Inizia a Roma, in base alla concessione rilasciata a Luigi
Ranieri dal Ministero delle Poste e Telegrafi il 22 maggio 1909, il primo
servizio di telefonia circolare a Roma sotto forma di giornale parlato su
modello del Telefon Hirmondò ungherese. L’Araldo Telefonico viene subito
percepito come sinonimo di lusso e di stravaganza, una sorta di curioso
giocattolo elettronico. Inizialmente gli abbonati ricevono le trasmissioni
avvicinandosi ai ricevitori impiantati nelle pareti domestiche. In seguito
saranno ideate delle “stazioni portatili” che consentono di spostare il
ricevitori in diversi ambienti dell’abitazione domestica. Ai ricevitori si
possono applicare le cuffie “le quali mantengono appunto i ricevitori a
l’altezza dell’orecchio lasciando cosi libere le mani per scrivere o per
lavorare”. Alcune notizie di carattere straordinario sono annunciate mediante
un segnale di allarme che consiste in “un ronzio che diviene man mano più
robusto come un suono di tromba da lontano, suono non troppo alto ma che si può
udire anche dalla distanza di tre camere”.In questa prima fase sino al 1916 il
costo dell’abbonamento mensile è di 5 lire. La redazione al direttore
giornalistico Franco Franchi affiancato dal direttore artistico Luigi Fiorino e
dal redattore Luigi Cuomo de Gennaro. L'evento punta sono le audizioni dirette
dai Teatri Quirino, Nazionale, Apollo e Augusteum e dai Caffè cantanti nonché
dalla sala concerto dell'accademia dell'Arcadia. Si estenderà poi a nuove
audizioni dirette (dal Teatro Costanzi, al Salone Margherita da Piazza Colonna
alla Sala Verdi sia grazie ad accordi con le principali agenzie internazionali.
22
giugno 1910 Anche Turati sull’onda di Schanzer, interviene nel dibattito
sottolineando come qualora l’amministrazione statale non avesse intenzione di
investire nello sviluppo del sistema telefonico, il governo avrebbe dovuto
lasciare campo libero agli imprenditori privati che “faranno quello che hanno
sempre fatto, cioè eserciteranno i telefoni solo nei paesi più redditizi,
sfrutteranno il paese a tutto beneficio della speculazione capitalistica, ma
almeno, nel loro interesse, ci daranno un servizio più serio di quello che non
sembri disposto a darci lo Stato”
30
giugno 1910 Legge 30 giugno 1910 n. 395 riserva al Governo lo stabilimento e
l’esercizio degli impianti radiotelegrafici e radiotelefonici. Approvata sotto il Governo di Luigi Luzzatti
questa prima legge del parlamento in materia di radiotelegrafia e
radiotelefonia stabilisce il principio dell’interesse e del controllo pubblico
in materia di radio. Sono previste le concessioni a privati o enti. La
competenza è dei Ministeri delle Poste e Telegrafi, della Guerra e della
Marina. Istituisce una Commissione consultiva permanente per tutti gli aspetti
amministrativi. In sostanza la riserva statale è motivata dall’importanza delle
radiofrequenze a fini militari. Nell’articolo 1 si affermava che lo
stabilimento e l’esercizio degli impianti radiotelegrafici e radiotelefonici
erano riservati al Governo La legge sulla radiotelegrafi - ispirata a
preoccupazioni militari dopo la guerra russo - giapponese - determina
l’esercizio delle radiocomunicazioni nella sfera dei servizi pubblici
sottoponendo a regime restrittivo e strettamente controllato le concessioni a
società private e accentuando la concessione antidiffusiva della radio. La
preoccupazione che spinse la maggioranza di allora a varare questa legge fu
essenzialmente di carattere militare.
10
luglio 1910 La Commissione
reale Casana insediata con regio decreto per studiare l’andamento del servizio
telefonico sottolinea che “dove la telefonia è appena uscita dall’infanzia […]
già si manifestano gl’indizi di una vera sete telefonica”: con tassi di
crescita superiori al 15% il telefono a parere della Commissione avrebbe
mantenuto questo trend di crescita anche perché le altre forme di trasmissioni
del pensiero, ovvero le poste e il telegrafo, non riescono a soddisfare le
esigenze della società civile italiana. Per poter concedere a tutti pari
possibilità di accesso alla Rete e per dare ancor maggior impulso alla diffusione
del nuovo medium, la Commissione Cesana
suggerisce di introdurre gradualmente la tariffa a consumo, specialmente per
favorire coloro i quali facevano un utilizzo saltuario dello strumento
Settembre
1910. Gli abbonati all'Araldo telefonico sono 100
21-25
ottobre 1910 XI Congresso socialista a
Milano. Prevalgono le istanze riformiste del partito.
3
novembre 1910 Il Presidente della Repubblica Armand Fallières conferma Aristide
Briand Presidente del Consiglio. Si insedia il secondo governo Briand. Rimarrà
in carica sino al 2 marzo1911. Ministro dei Lavori Pubblici, delle Poste e dei
Telegrafi è il repubblicano di sinistra Louis Puech.
13
novembre 1910 Viene trasmesso il primo messaggio dalla stazione
radiotelegrafica di Coltano verso Massaua (ora in Etiopia). Il Re Vittorio
Emanuele aprirà ufficialmente la stazione
nel 1911.
24
dicembre 1910 Agli abbonati dei quotidiani romani La vita e La Tribuna viene assicurato
il 50% di sconto sull'abbonamento all'Araldo telefonico.
1911
Negli anni decisivi per lo sviluppo
della telefonia in Italia tra il febbraio 1906 e il marzo 1911 si sono
succeduti ben quattro governi con altrettanti ministri delle poste di
orientamenti diversi, “troppi per potere risolvere un problema di questo
genere”: il primo breve governo Sonnino con Alfredo Baccelli, il terzo governo
Giolitti (il più lungo tra maggio 1906 e dicembre 1909) con lo statalista Carlo Schanzer, il secondo
breve governo Sonnino con il liberista Ugo di Sant'Onofrio del Castillo e il
governo Luzzatti (in carica per quasi un anno) con il liberista Augusto
Ciuffelli. In carica dal marzo 1911, il quarto governo Giolitti ritrova un
ministro statalista con Teobaldo Calissano: sarà il solo a proporre un piano di
investimenti e di sviluppo del servizio telefonico a lungo termine, dopo aver
osservato come questa continua
alternanza di orientamenti si sia rivelata particolarmente dannosa per
l’amministrazione statale perché ogni nuovo governo interrompe i lavori avviati
dalla legislatura precedente, contribuendo così a rallentare il processo di
ammodernamento della rete: l’esitanza naturale fra favorevoli al rinnovo delle
concessioni ai privati e nazionalizzatori impedisce all’amministrazione
pubblica di adottare una visione strategica di lungo periodo
Il 1911 è l’anno delle celebrazioni del
primo “giubileo della patria”, il cinquantenario dell’Italia Unita che lo Stato
nazionale monarchico e liberale celebra con grande solennità all’apice dell’età
giolittiana in un periodo di stabilità e crescita ma in un clima di grande
divisione fra gli italiani . Per i cattolici il 18 marzo 1911 è una giornata di
lutto nazionale. Per i socialisti una bugia, perché la patria non esisteva
ancora per il proletariato. Per La
Voce esistono Le due Italie descritte da Giustino Fortunato
“delle quali una tutta ricca, tutta sana, tutta colta, tutta progredita, tutta
civile; l’altra tutta povera, tutta segregata, tutta malarica, tutta
analfabeta, tutta arretrata, tutta barbara”.
Dopo due fallimenti negli anni Novanta,
nasce sull’esempio del Telefon Hirmondò, a Newark negli Stati Uniti il servizio
di telefonia circolare Telephone Herald, primo esempio di “giornale
telefonico”, per iniziativa di alcuni uomini d’affari di Wall Street che
costituiscono La New Jersey Telephone
Herald Company
1911
1911
Aldo Palazzeschi pubblica Il Codice di
Perelà, romanzo futurista scritto negli anni1908-1910 e
pubblicato dalle Edizioni futuriste di "Poesia". Lo stile è
sorprendente essendo estremamente esplicito e complicato al tempo stesso. Il
libro si presenta come un'opera teatrale, dove il protagonista, Perelà, passa
attraverso gli eventi manifestando pochissime reazioni, il cui valore viene
implicitamente rimandato, attraverso i dialoghi dei co-protagonisti, al
giudizio del lettore. "Il Codice" è un testo che va vissuto e che si
presenta a mutevoli interpretazioni nel corso delle varie letture nella vita.
1911 Arnoldo Mondadori
pubblica il primo libro e la prima collana, La lampada, e
nel 1912 diviene
una società per azioni. Durante la prima guerra mondiale pubblicherà
giornali destinati alle truppe al fronte fra cui La Tradotta.
gennaio
1911 Il periodico Telegrafia
e Telefonia denuncia “il parassitismo telefonico” che si presenta in varie
forme: importunare un abbonato chiedendo di poter telefonare, utilizzare
gratuitamente il telefono di un locale pubblico o , nel caso di navi e alberghi
sottoscrivere un numero limitato di abbonmamenti e poi collegare a questi
centinaia di apparecchi telefonici. Come la “corrispondenza vana”, ovvero l’uso
del telefono per chiacchierare e per intrattenere relazioni sociali, il
parassitismo è descritto come un “abuso [che] non potrà più sussistere , una
volta abolito l’attuale regime a forfait”
25
gennaio 1911 Il ministro Augusto Ciuffelli riconoscendo una fase di stallo
nello sviluppo del telefono a causa degli insufficienti stanziamenti previsti
dalla Legge 420 del 1908, presenta il DDL n. 758 per l’ampliamento della rete
telefonica nazionale e stabilimento di nuove comunicazioni internazionali.
2
marzo 1911 Il Presidente della
Repubblica Armand Fallières nomina il repubblicano radicale Ernest Monis
Presidente del Consiglio. Si insedia il governo Monis. Rimarrà in carica sino
al 29 giugno 1911 Ministro dei Lavori Pubblici, delle Poste e dei Telegrafi è
il laico Charles Dumont. Sottosegretario di Stato alle poste e ai Telegrafi
diventa il repubblicano radicale Charles Chaumet.
17
marzo 1911 Sindaco di Torino Teofilo Rossi e ministro delle finanze Luigi Facta
inaugurano a Torino l’Esposizione internazionale delle Industrie e del Lavoro a
50 anni dalla proclamazione del Regno d’Italia. Manifestazioni parallele a
Firenze e a Roma
30
marzo 1911 Si insedia il Quarto Governo Giolitti. Rimarrà in carica sino al 21
marzo 1914. Teobaldo Calissano diventa Ministro delle Poste e Telegrafi
3
giugno 1911 Il ministro delle Poste e Telegrafi Teobaldo Calissano ritiene che
sia giunto il momento di porre fine “ad uno stato di cose, per il quale ai
numerosissimi cittadini che chiedono il telefono si risponde con rinnovate
ripulse, alle quali l’Amministrazione si trova costretta […] E’ tempo che
abbiano fine queste ripulse che oso chiamare scandalose”
Per la prima volta l’Amministrazione
cerca di risistemare complessivamente il servizio telefonico con un intervento
strutturale partendo dall’approvazione del ddl del suo predecessore Ciuffelli,
giudicandolo peraltro insufficiente
27
giugno 1911 Il Presidente della Repubblica Armand Fallières nomina il radicale
Joseph Caillaux Presidente del Consiglio. Si insedia il Governo Caillaux.
Rimarrà in carica sino al 14 gennaio 1912 Ministro dei Lavori Pubblici, delle
Poste e dei Telegrafi è il repubblicano socialista Jean-Victor Augagneur.
Sottosegretario di Stato alle poste e ai Telegrafi rimane il repubblicano
radicale Charles Chaumet.
6
luglio 1911 In
virtù della legge n. 677 Cuffelli, comuni e province possono ottenere la
precedenza sulla realizzazione dei collegamenti telefonici, a patto di
anticipare l’intera somma occorrente alla costruzione della linea richiesta,
data l’incapacità del governo di far fronte alle necessità comunicative del
paese e “del bisogno che tutti sentono di avere il servizio telefonico…”.
Ai problemi finanziari e di gestione da
parte dell’amministrazione statale si aggiungono altri fattori che determinano
il fallimento della prima nazionalizzazione del telefono in Italia. Da un lato
le linee rimangono a lungo occupate a causa della tariffa a forfait che induce
gli abbonati ad utilizzare il proprio apparecchio con grande frequenza.
Dall’altro la tariffa fissa ha un costo elevato che deprime la domanda
Scoppia la guerra italo-turca. L’impero
ottomano al cui fianco combattono le popolazioni locali, è ormai stremato dalle
disgregazioni interne e dagli attacchi esterni: questa fragilità agevola
l’offensiva italiana in Tripolitania e in Cirenaica
5
ottobre 1911 il Corpo di spedizione italiano sbarca a Tripoli, in Libia, dando così avvio al conflitto
italo-turco. Rovescio militare italiano nello scontro di Sciara Sciat a causa
del quale le truppe italiane inaspriscono le operazioni successive arrivando a
condurre rappresaglie anche contro la popolazione araba.
15-18
ottobre 1911 XII Congresso socialista (straordinario) a Modena, Prevalgono le
istanze riformiste del partito.
23
ottobre 1911 Ritardato da una battaglia legale intentata dalla compagnia
telefonica di New York che rivendica il monopolio sui servizi di radiofonia,
inizia le proprie trasmissioni il Newark Telephone Herald, primo servizio di
telefonia circolare oltre Oceano centrato sull’informazione seguendo il
successo dell’Telefon Hirmondò a Budapest.. Uno spazio notevole è riservato alle
notizie di borsa, ma anche alla moda, allo sport, ai programmi per bambini e
alla musica.. A soli tre mesi dall’avvio ha già conquistato 5 mila abbonati. Ma
ciononostante la società fallisce a causa degli ingenti spese iniziali per la
costruzione della rete e l’impoossibilità di raggiungere una massa critica di
abbonati in tempi brevi e anche della cattiva qualità di ricezione del segnale
sia musicale che delle parole, provocando numerose disdette da parte degli
abbonati. Si scontrerà infine bben presto dal 1916 con la radio music box
progettata nel 1916 dal telegrafista David Sarnoff.
5
novembre 1911 l’Italia dichiara l’annessione della Libia.
Marconi visita nell’autunno 1911 le colonie italiane in Africa per sperimentare i collegamenti a lunga distanza con la stazione di Coltano; in particolare è a Tripoli da poco occupata dalle truppe italiane dove effettua in collaborazione con Luigi Sacco, comandante della locale stazione radio, alcuni esperimenti di collegamento radio con Coltano, che danno impulso all'allestimento da parte dell'arma del Genio del primo servizio di radiotelegrafia militare su larga scala
31
dicembre 1911 Secondo le carte processuali relative al primo fallimento del servizio
nel 1917 gli abbonati all’Araldo telefonico risulterebbero solo 120.
1912
Iniziano le proteste degli utenti contro
i disagi e i lunghi tempi di attesa degli abbonati per effettuare le
conversazioni telefoniche ma anche fra gli aspiranti abbonati per ottenere
l’allacciamento alla rete telefonica. A Milano sorge la prima associazione di
utenti allo scopo di “reclamare dal Governo tutte quelle provvidenze che sono
richieste da questo importantissimo servizio pubblico” Tali lamentale nei
confronti dell’inefficienza dell’amministrazione telefonica statale saranno
decisive nell’indirizzare la pubblica opinione a richiedere un ritorno della
gestione privata
Dopo la campagna di Libia l’Italia
indirizza nel corso del 1912 la sua azione militare nell’Egeo.
Decine sono le stazioni radiotelegrafiche di Marconi in
tutto il mondo: hanno salvato migliaia di persone in mare grazie alla loro
presenza a bordo delle navi.
14
gennaio 1912 Il Presidente della Repubblica Armand Fallières nomina il
repubblicano democratico Raymond Poincaré Presidente del Consiglio. Si insedia
il primo Governo Poincaré. Rimarrà in carica sino al 21 gennaio 1913. Ministro
dei Lavori Pubblici, delle Poste e dei Telegrafi è il giornalista repubblicano
moderato Jean Dupuy, già direttore del Petit
Parisien. Sottosegretario di Stato alle poste e ai Telegrafi rimane il
repubblicano radicale Charles Chaumet.
15
Aprile 1912 Il transatlantico Titanic, gioiello della marina inglese,
affonda nell'Atlantico; viene usato per la prima volta il segnale SOS dagli
operatori della Marconi Co; 740 superstiti, 1618 morti.
Maggio
1912 Truppe italiane occupano le isole
del Dodecaneso
5
maggio- 22 luglio 1912 Quinte Olimpiadi
moderne a Stoccolma. L’Italia è 11esima su 28 nazioni con 3 ore 1 argento e 2
bronzi
8
maggio 1912 Per iniziativa di emigrati ungheresi nasce la Famous Players
Film Company. Fondendosi con la Lasky Feature show
Company darà vita nel 1914 alla Paramount Pictures Corporation
25
maggio 1912 In Italia con la riforma elettorale viene introdotto il
suffragio universale maschile a tutti i cittadini maggiori di 21 anni (anche
analfabeti se maggiori di 30 anni). Grazie alla riforma il numero degli aventi
diritto al voto passa da poco più di 3,3 milioni a più di 8,6 milioni, pari al
24% della popolazione. La riforma elettorale approvata è il prezzo che Giolitti
deve pagare ai socialisti riformisti di Leonida
Bissolati per l'appoggio ottenuto durante la guerra di Libia
8
giugno 1912 Per iniziativa di Carl
Laemmle nasce la
Universal Pictures Corporation.
Luglio
1912 L’attacco delle truppe italiane viene portato al cuore della flotta
militare turca direttamente nello stretto dei Dardanelli.
7-10
luglio 1912 XIII Congresso socialista a Reggio Emilia. Prevalgono le istanze
rivoluzionarie del partito. La vittoria dei8 massimalisti favorisce l’espulsione
di alcuni componenti della frazione riformista che andranno a fondare il PSRI.
E’ la prima scissione socialista di una lunga serie. Nasce il Partito
Socialista Riformista di Leonida Bissolati. Mussolini viene nominato direttore
de l’Avanti!
1912
Marconi inventa il rotogap. Nel 1912
rivelare segnali radiotelegrafici con un ricevitore a detector non era cosa
facile mancando ancora un rivelatore. Per questo Marconi inventa un primo
sistema per modulare la portante a radiofrequenza per renderla così udibile
all'atto della ricezione radiotelegrafica, il rotogap. I trasmettitori
all'epoca sono a scintilla. Essa veniva fatta scoccare fra le punte o le
due sfere di uno spinterometro maggiore era la distanza fra le punte o le sfere
fra cui scoccava la scintilla (la quale ogni volta che scoccava generava
impulsi di radiofrequenza) maggiore era la potenza del trasmettitore. Marconi
decide di far ruotare lo scoccare di queste scintille attraverso un commutatore
rotante (detto appunto rotogap) azionato da un motore elettrico e poter variare
la velocità di rotazione a piacimento variando così la frequenza della nota
radiotelegrafica ascoltata dal corrispondente. Questo primitivo sistema di
modulare la portante a radiofrequenza si realizza in questo modo: facendo funzionare a velocità sostenuta il
Rotogap il corrispondente ascolta una nota più acuta. Quando invece il Rotopgap
ruota più lentamente l'ascolto della nota da parte del corrispondente ha un
tono più grave.
13
agosto 1912 Approvazione negli Stati Uniti della prima legge sulla radiofonia
il cosiddetto Radio Act An Act to regulate Radio Communication. Basta una
licenza per gestire una stazione radioelettrica. La competenza è del Secretary
of Commerce and Labour. L’uso delle
radiofrequenze è immaginato per la telegrafia e la telefonia senza fili e
l’accento è posto sull’uso delle comunicazioni radio per le emergenze. Nascono
le grandi corporation prima fra tutte At&t, RCA. Furono concesse fino al
1916 circa 8.500 licenze di trasmissione per lo più nei college e nelle
università e questo fu possibile per l’estensione del territorio americano che
consentiva un più ampio sfruttamento delle bande Lo stesso giorno la General Electric a
Schenectady inizia la sperimentazione di trasmissioni radio ottenendo due
licenze sperimentali
1912
Giolitti modifica la convenzione del 1904 con Marconi poi sostituita nel 1916
da nuovi accordi
18
ottobre 1912 A
Losanna viene firmata la pace con la Turchia.. Con il Trattato di Ouchy la Turchia conserva la
sovranità formale sulla Libia ma demanda all'amministrazione italiana il
controllo, anche militare, della fascia costiera tra Zuara e Tobruk.
31
dicembre 1912 Gli abbonati all'Araldo telefonico salgono a 1100. Secondo un
elenco conservato fra le carte di un giornalistica gli abbonati all’Araldo
telefonico risulterebbero invece solo 800 e sarebbero in maggioranza di
estrazione nobiliare o provenienti dagli ambienti politici romani. Il servizio
rivolto ad un pubblico élitario esclude “la cronaca nera e il fattaccio in
genere”
1913
A cinque anni dalla nazionalizzazione,
il telefono, più che un servizio pubblico facilmente accessibile, rimane un
bene scarso e chi lo possiede deve continuare a ritenersi un privilegiato. In
Italia dilagano fenomeni come i lunghi tempi di attesa per accedere alla
telefonia interurbana e internazionali o come il bagarinaggio per accaparrarsi
di un allacciamento a fronte delle circa
3 mila domande che non riescono ad essere evase. Due disegni di legge del
ministro delle Poste Teobaldo Calissano mirano ad una sistemazione definitiva
sia delle reti telefoniche urbane sia di quelle interurbane per le quali il
ministro propone “un vero e proprio piano regolatore” di carattere strutturale:
da un lato la “pupinizzazione” dei cavi che avrebbe permesso una migliore amplificazione
del segnale, dall’altro la costruzione di una “grande arteria che si può
considerare la colonna vertebrale della rete nazionale” che avrebbe collegato
il nord con il sud
Con le elezioni di ottobre Giovanni
Giolitti ottiene una chiara vittoria elettorale anche se il Partito Socialista
registra una sensibile avanzata. . Ciò è reso possibile dal Patto stipulato da Giolitti con i cattolici di Gentiloni..
Dall’alleanza fra il filone risorgimentale e i cattolici nasce alla fine del
1912 un nuovo partito liberale sotto la guida di Giolitti. Pio X alla vigilia delle elezioni del 1913
incarica uno dei massimi dirigenti della Azione Cattolica, il conte Vincenzo Ottorino
Gentiloni, di passare al vaglio i
candidati, e far dare i voti dei cattolici a quelli di loro che promettano di
negare il proprio sostegno all'approvazione di leggi anticlericali. Da parte
loro, Giolitti e vari esponenti della classe politica che aveva governato
il Regno d'Italia nel suo primo sessantennio di vita, desiderano
bloccare l'avanzata del Partito Socialista che si riteneva avrebbe
riscosso molti consensi nel mondo operaio. Giolitti prende perciò l'iniziativa
di rivolgersi all'Unione Elettorale Cattolica (UECI) di Gentiloni Il Patto
Gentiloni, pertanto, porta alla fusione tra il filone risorgimentale ed il
filone cattolico largamente maggioritario nel paese. Dato il sistema
elettorale - uninominale e maggioritario -, il vincolo di
appartenenza partitica è molto debole. Per tale ragione il patto consiste in un
elenco di 7 punti che ogni candidato doveva sottoscrivere qualora desiderasse
il voto dei cattolici. I sette punti
politici del Patto Gentiloni sono: difesa delle congregazioni religiose, difesa
della scuola privata, difesa dell’istruzione religiosa nelle scuole pubbliche,
difesa dell’unità della famiglia, difesa del "diritto di parità alle
organizzazioni economiche e sociali, indipendentemente dai principi sociali e
religiosi ai quali esse s’ispirino", salvaguardia di una migliore
applicazione dei principi di giustizia nei rapporti sociali, conservazione e
rinvigorimento “delle forze economiche e morali del paese”, per un incremento
dell’influenza italiana in campo internazionale. Questi punti sono inseriti
anche nell'accordo fondativo (raggiunto nel 1912) del Partito Liberale.
1913
1913
Esce I vecchi e i giovani romanzo
di Luigi Pirandello E’ un romanzo sociale di ambientazione siciliana. È la Sicilia dei
sanguinosi moti dei "Fasci" del 1893, sconvolta dalle lotte di
classe, con i clericali da un lato, tesi ad impedire il consolidamento del
nuovo regime liberale, e la classe dirigente dall'altro, che disperde nel
disordine morale i sacrifici e i meriti acquisiti. Più che casi individuali, i
personaggi del romanzo interpretano i diversi aspetti della complessa
situazione storica che stanno vivendo. I personaggi rappresentano un contrasto
di concezioni e di ideali che si risolve nel contrasto tra due generazioni:
quella che ha fatto l'Unità e che vede perduta l'eredità del Risorgimento,
e quella più giovane, che nel gretto conservatorismo dei padri scorge solo la
difesa di interessi reazionari. Ne I
vecchi e i giovani l'autore esprime un giudizio storico molto severo
sul processo di riunificazione dell’Italia e dello stato nato da essa. Non a
caso Salinari, analizzando questo romanzo, parla di tre “fallimenti collettivi”
riferendosi al Risorgimento, come moto generale di rinnovamento del nostro
paese, all'unità, come strumento di liberazione e di sviluppo delle zone più
arretrate e in particolare della Sicilia e dell'Italia meridionale, e al
socialismo, che avrebbe potuto essere la ripresa del movimento risorgimentale.
Questi fallimenti si sovrappongono poi a quelli “individuali” «dei vecchi che
non hanno saputo passare dagli ideali alla realtà e si trovano a essere responsabili
degli scandali, della corruzione e del malgoverno dei giovani».
1913
Negli Stati Uniti una seconda dimostrazione di diffusione musicale, che suscitò
enorme interesse, viene effettuata per
opera del dott. Hans Bredow, direttore commerciale della società tedesca
Telefunken
21
gennaio 1913 Il Presidente della Repubblica Armand Fallières alla fine del suo
mandato richiama Aristide Briand nominandolo Presidente del Consiglio. Si
insedia il Terzo Governo Aristide Briand. Rimarrà in carica sino al 18
febbraio. Ministro dei Lavori Pubblici, delle Poste e dei Telegrafi rimane il
giornalista repubblicano moderato Jean Dupuy. Sottosegretario di Stato alle
Poste e ai Telegrafi il repubblicano radicale Charles Chaumet.
8
febbraio 1913 In
occasione della presentazione del ddl n.1300, vengono denunciati i gravi
ritardi nell’assolvere alle richieste di allacciamento dei nuovi abbonati
causati sia dall’impossibilità di reperire i fondi necessari, sia dalla
deficiente gestione della rete, sia infine dall’inattesa esplosione della
domanda telefonica e si denunciano pratiche illecite quali il fenomeno di
bagarinaggio dei collegamenti telefonici grazie al quale “il posto d’abbonato
viene venduto al miglior offerente”
17
febbraio 1913 Il repubblicano democratico di centro Raymond Poincaré è eletto
Presidente della Repubblica al secondo con 482 voti pari al 56% dei suffragi
contro 296 voti al candidato ufficiale del fronte repubblicano Pams sostenuto
da Clémenceau e 69 voti al socialista Édouard Vaillant. Rimarrà in carica sino
al 18 febbraio 1920.
18
febbraio 1913 Il Presidente della Repubblica Raymond Poincaré conferma Aristide
Briand Presidente del Consiglio. Si insedia il Quarto Governo Aristide Briand.
Rimarrà in carica sino al 22 marzo. Ministro dei Lavori Pubblici, delle Poste e
dei Telegrafi rimane il giornalista repubblicano moderato Jean Dupuy.
Sottosegretario di Stato alle poste e ai Telegrafi rimane il repubblicano
radicale Charles Chaumet.
20
febbraio 1913 In
occasione della Presentazione del ddl n. 1319, in base alle denunce
di gravi ritardi dell’operato governativo da parte dei grandi utilizzatori del
telefono quali commercianti, esercenti e industriali, e all’incomprtensione del
suo valore strategico per alcuni settori produttivi quali grandi e piccoli
istituti bancari, commerciali e giornalistici, e a causa dei gravi ritardi con
cui in Italia si ottengono le conversazioni telefoniche, queste categorie
chiedono al governo di adoperarsi affinchè il telefono diventi uno strumento
più certo e più celere per avere la fondata sicurezza di poter contattare
fornitori e clienti anche stranieri in ogni ora della giornata evitando
prolungati tempi di attesa sia per ottenere la linea sia per ichiedere
all’amministrazione telefonica di essere allacciati alla rete. A causa dei
malfunzionamenti e dei ritardi con cui si ottengono le comunicazioni
telefoniche, molti abbonati preferiscono di conseguenza utilizzare il vecchio
telegrafo, mezzo meno pratico ed evoluto, ma più sicuro e in taluni casi anche
più veloce del telefono circondando quest’ultimo di un’aura d’inefficienza e
conseguentemente di scarsa utilità..
20
marzo 1913 A
poco più di un mese dalla sua presentazione il ddl n. 1300 dell’8 febbraio 1913
sulle reti urbane presentato dal ministro Calissano viene tramutato nella Legge
n. 254. Prevede lo stanziamento di ben 700 milioni di lire in dodici anni per
l’acquisto e l’istallazione di nuove centrali telefoniche automatiche e per la
costruzione di reti sotterranee. Lo stesso giorno viene convertito nella legge
n. 253 un secondo disegno, il DDL n. 1319 del 20 febbraio 1913 che mira invece
alla sistemazione e all’ampliamento delle reti interurbane e internazionali
gestite dallo Stato
La grande arteria, prevista tutta in
cavo interrato, avrebbe seguito la direttrice Napoli-Roma-Firenze-Bologna con
diramazioni a Venezia verso est e a Milano verso ovest (da Milano avrebbe poi
usufruito di nuovi collegamenti con Torino e Genova e da Firenze con
Livorno) e sarebbe costata 23 milioni di
lire, ovvero buona parte dei 54,5 milioni richiesti dal ddl per la sistemazione
della rete interurbana. In definitiva il Parlamento nel 1913 stanzierà
complessivamente una cifra di 124,5 milioni di lire per risistemare l’intero
servizio telefonico e tentare di risolverne la crisi
22
marzo 1913 Il Presidente della Repubblica Raymond Poincaré nomina il
repubblicano democratico Louis Barthou Presidente del Consiglio. Si insedia il
Governo Barthou. Rimarrà in carica sino al 2 dicembre 1913. Cambia il ministero
di competenza. Ministro del Commercio, dell'Industria, delle Poste e dei
Telegrafi è il radical socialista Alfred Massé.
24 maggio 1913 Prime trasmissioni
internazionali di radiotelefonia circolare. Gli abbonati londinesi al servizio
ascoltano il Tristan und Isolde
direttamente dall’Opéra di Parigi mentre nella stessa sera gli abbonati
parigini ricevono lo spettacolo del teatro Alhambra di Londra.
22
giugno 1913 Prosegue il dibattito parlamentare con le denunce dei lunghi tempi
di attesa perché le linee telefoniche sono poche e sovrautilizzate: “chi è di
loro – si chiede un parlamentare - che non ha dovuto aspettare due o tre ore, e
persino talvolta tutta la giornata, per poter telefonare? Orbene se si va a
Ginevra, a Zurigo, a Berlino, a Monaco, il tempo per aspettare la telefonata è
in media di 10 minuti e rarissima ente, in condizione speciale, nei momenti di
massimo traffico, si può arrivare a 20 minuti”
1-3 Agosto 1913 Al Congresso naturalista di
Vienna del 1913, Arthur Korn mostra la prima trasmissione di una registrazione
cinematografica.
28
settembre 1913 Francesco Tedesco assume ad interim il ministero delle Poste e
Telegrafi
26 ottobre - 2 novembre 1913 Si svolgono le elezioni per la XXIVma Legislatura ,
la diciasettesima del Regno d’Italia. Sono le prime elezioni a suffragio
universale maschile (introdotto il 25 maggio 1912), con l'ormai
tradizionale collegio uninominale a doppio turno. Cessato il non
expedit, grazie all’accordo stipulato fra Giolitti e Gentiloni per contrastare
l’avanzata dei socialisti, i cattolici possono prendere parte al voto e sono
sollecitati a sostenere i candidati giolittiani che si impegnino contro misure
anticlericali ovvero che presentino un programma liberale in linea con i
dettami e con le necessità della Chiesa Cattolica.
Oltre 5 milioni e 100 mila elettori partecipano al voto sugli 8
milioni e 672 mila aventi diritto. Contrariamente alle aspettative dello
statista piemontese, la maggioranza governativa subisce una drastica riduzione:
da 370 a
307 seggi (secondo altri computi la maggioranza contava appena 291 deputati su
508 seggi in palio). Dentro la maggioranza governativa i risultati sanzionano
peraltro il grande successo del Patto fra Giolitti e Gentiloni: il Partito
liberale ottiene il 51 % dei voti e 260 eletti (che in gran parte hanno sottoscritto gli accordi del Patto
Gentiloni). Il Partito Democratico Costituzionale erede della destra storica
conquista il 4,8% e 40 seggi. Il Partito Socialista Riformista Italiano con il
2,6% vede eletti 21 deputati. I socialisti del PSI
con il 7,5% raddoppiano, arrivando a 58 seggi insieme ai Socialisti
indipendenti e sindacalisti (0,8%). Anche i radicali ottengono un ottimo
risultato: passano, infatti, da 51
a 73 seggi diventando la seconda forza politica con
l’8,6% e, sia pure gradualmente, cominciano a maturare una posizione più
critica nei confronti del presidente del Consiglio, facendogli rilevare, già in
sede di voto di fiducia (362 voti favorevoli, 90 contrari e 13 astensioni), di
essere determinanti, quanto ad apporto numerico, per le sorti dell'esecutivo.
Repubblicani e repubblicani indipendenti complessivamente no superano il 2,1%
conquistando 17 seggi. Entrano invece oltre a quelli eletti nelle file
liberali, anche 34 deputati cattolici non aderenti al Partito Liberale che
conquistano un lusinghiero 4,5% e infine 5 deputati nazionalisti con lo 0,6%.
Altre liste pur conquistando complessivamente il 17,5% non conquistano seggi in
Parlamento
24
novembre 1913 Gaspare Colosimo diventa Ministro delle Poste e Telegrafi
Inverno
1913 Prima sperimentazione di una centrale di commutazione automatica
Siemens istallata ai Prati di Castello
presso Roma.
22
dicembre 1913 Il Presidente della Repubblica Raymond Poincaré nomina il
radicale Gaston Doumergue Presidente del Consiglio. Si insedia il primo Governo
Doumergue. Rimarrà in carica sino al 2 giugno 1914. Ministro del Commercio, dell'Industria,
delle Poste e dei Telegrafi sono il radical socialista Louis Malvy e dal 17 marzo 1914 il radicale
indipendente Raoul Péret
31
dicembre 1913 Secondo le carte processuali relative al primo fallimento del
servizio nel 1917 gli abbonati all’Araldo telefonico risulterebbero solo 820.
1914
A sette anni dalla legge di riscatto,
pesa negativamente sull’amministrazione pubblica in materia telefonica, il persistente
fallimento della perequazione nord-sud Persistono infatti forti squilibri territoriali.
In termini di densità nel 1913-14 il compartimento di Napoli comporta 0,99
apparecchi per 1000 abitanti e quello di Palermo 0,96 apparecchi a fronte di
6,63 apparecchi a Genova, 4,47
a Milano, 3,80
a Roma, 3,17
a Torino, 2,88
a Firenze, 2,43 a
Bologna e 2,22 a Venezia. Le città meridionali mantengono
densità telefoniche decisamente inferiori rispetto a quelle dei centri urbani
settentrionali sia nelle reti gestite dall’amministrazione pubblica sia in
quelle delle società private: tra le prime trenta reti urbane con maggiore
densità telefonica nessuna si trovcaal di sotto di Civitavecchia .
Sul piano politico cade il governo
Giolitti in seguito dell’uscita dall’esecutivo del gruppo radicale. Si insedia
il governo Calandra con reggente alle poste un liberista dichiarato come
Vincenzo Riccio che interrompe l’intervento strutturale avviatoi per la
risistemazione della telefonia avviato dal suop predecessore Calissano, mentre
iniziano a farsi sentire gli effetti della crisi internazionale generata dal
crollo finanziario del mercato statunitense e quelli del debito accumulato per
la guerra di Libia del 1911-1912.
Alla vigilia della I Guerra Mondiale la
società italiana è divisa tra neutralisti e interventisti.
1914
20
febbraio 1914 Con decreto ministeriale a causa del mancato pagamento dei canoni
ministeriali viene revocata a Luigi Ranieri la concessione per il servizio di
telefonia circolare. Grazie ad un intervento della Regina Elena Ranieri ottiene
dal ministro delle Poste una riduzione dei canoni dovuti, a patto che l’Araldo
saldasse tutte le pendenze arretrate ma Ranieri si rifiuta di scendere a patti
con il Governo
17
Marzo 1914 - Marconi vince una causa civile a New York sulla priorità
della sua invenzione: è lui l'inventore del "wireless" Dopo gli studi
sperimentali sulla Radiotelefonia utilizza la valvola termoionica di Fleming
(triodo) per trasmettere con successo suoni. Si può dire che in un certo senso
Marconi dia così inizio alla radiofonia.
21
marzo 1914 Si insedia il Primo Governo
Antonio Salandra. Rimarrà in carica sino al 5 novembre 1914. Vincenzo Riccio è
Ministro delle Poste e Telegrafi
28
marzo 1914 Viene organizzato a Bruxelles, nel castello reale di Laeken un
concerto dedicato alla regina Elisabetta, fervente ammiratrice delle nuove
invenzioni.
18
aprile 1914 Esce il film Cabiria di
Giovanni Pastrone con sceneggiatura di Gabriele D’Annunzio e protagonista
Bartolomeo Pagano
26-29
aprile 1914 XIV Congresso socialista ad Ancona. Prevalgono le istanze
rivoluzionarie del partito. Dichiarazione di opposizione alla prima guerra
mondiale.
26
aprile-10 maggio 1914. In
Francia si svolgono le elezioni legislative per la Undicesima legislatura
della Terza Repubblica Sono caratterizzate dall’Union Sacrée. Prima forza
parlamentare è il Partito
repubblicano, radicale e radical-socialista
che conquista 195 seggi, seguito dai socialisti della SFIO Section
française de l'Internationale ouvrière con
102 seggi, dall’Unione
repubblicana con 88 seggi, dai Repubblicani di
sinistra con 66 seggi, dal gruppo misto di
non iscritti con 51 seggi, dalla Federazione Repubblicana con 37 seggi, dal Partito
repubblican-socialista con 24 seggi, da
Azione Liberale con 22 seggi e da altri deputati di destra con 15 seggi.
1914
Gli esperimenti continuano fino allo scoppio del primo conflitto mondiale.
Ragioni di sicurezza militare imporranno alle nazioni belligeranti di ordinare
la chiusura di tutte le stazioni; le apparecchiature trasmittenti verranno
requisite dalle autorità e gli esperimenti potranno riprendere solo qualche
tempo dopo la fine delle ostilità
4
giugno 1914 Il governo, interrogato dal Parlamento “per conoscere se non creda
opportuno di attuare la graduale assunzione di tutto il servizio telefonico da
parte dello Stato” risponde che un tale provvedimento complessivo avrebbe
imposto “notrevoli nuovi stanziamenti di fondi da parte dello Stato, cosa che
[…] non sembra consigliabile nel momento attuale”
7
giugno 1914 Settimana rossa Ad Ancona
l’uccisione di tre manifestanti da parte della polizia nel corso di una
manifestazione antimilitarista scatena agitazioni a carattere insurrezionale,
soprattutto in Romagna e nelle Marche.
9
giugno 1914 Il Presidente della Repubblica Raymond Poincaré nomina il
repubblicano Alexandre Ribot Presidente del Consiglio. Si insedia il quarto
Governo Ribot. Rimane in carica solo tre giorni. Ministro del Commercio,
dell'Industria, delle Poste e dei Telegrafica è il radicale di sinistra Marc
Réville
12
giugno 1914 Il governo Salandra esaminando le voci della spesa da tagliare per
fsar fronte al debito accumulato per la guerra di Libia, sottolinea come
“bisogna rinunciare a quelle statizzazioni che praticamente dimostrano essere
lo Stato un cattivo industriale; basti l’esempio del servizio telefonico;
mentre l’industria privata cerca i clienti, lo Stato li respinge. Da anni
migliaia di cittadini a Milano, Roma, Napoli chiedono invano di potere,
pagando, essere servitiu dal telefono”
13
giugno 1914 Il Presidente della Repubblica Raymond Poincaré nomina il
repubblicano socialista René Viviani Presidente del Consiglio. Si insedia il
primo Governo Viviani. Rimarrà in carica sino al 26 agosto 1914. Ministro del
Commercio, dell'Industria, delle Poste e dei Telegrafica è il repubblicano
democratico Gaston Thomson
28
giugno 1914 Assassinio a Sarajevo dell’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo
erede al trono d’Austria da parte di un irredentista serbo uccide a Sarajevo.
Il governo austriaco, chiedendo alla Serbia un atto di riparazione molto
pesante in termini politici, innesca le vicende che porteranno allo scoppio del
primo conflitto mondiale.
28
luglio 1914 L 'Austria dichiara
guerra alla Serbia. Scoppia la prima guerra mondiale
2
agosto 1914 L’Italia proclama la sua neutralità nel conflitto. Contrari
all’entrata in guerra del Paese sono i socialisti e i cattolici. I giolittiani sono
neutralisti. Favorevoli all’intervento risultano, invece, alcune minoranze
politiche irredentiste e i grandi gruppi industriali che presagiscono grandi
profitti dalle commesse belliche. Mussolini inizialmente si dichiara per la
neutralità asssoluta.
3
agosto 1914 L’esercito tedesco invade il Belgio provocando la reazione della
Francia e dell’Inghilterra: è l’inizio della I Guerra Mondiale.
26
agosto 1914 Il Presidente della Repubblica Raymond Poincaré conferma il
repubblicano socialista René Viviani
Presidente del Consiglio. Si insedia il secondo Governo Viviani. Rimarrà in
carica sino al 29 ottobre 1915. Ministro del Commercio, dell'Industria, delle
Poste e dei Telegrafica è il repubblicano democratico Gaston Thomson
Estate-autunno
1914 Una commissione di sorveglianza sugli impianti telefonici a commutazione
automatica decide di realizzare un’inchiesta fra gli utenti. Su 756 abbonati il
95% si dichiara ampiamente soddisfatto del servizio automatico e
semiautomatico.
1-5
Settembre 1914 Francesi e inglesi arrestano l’offensiva tedesca sulla Marna.
Inizia una lunga ed estenuante guerra di trincea
3
settembre 1914 Giacomo Della Chiesa diventa papa con il nome di Benedetto XV
autunno
1914 Maria Luisa Boncompagni inizia a presentare i programmi dell'Araldo
telefonico e a leggere i notiziari informativi dell'Agenzia Stefani. Si occupa anche di riscuotere personalmente
il canone degli abbonati morosi. Ranieri scrittura per l'Araldo il monaco
francescano Carmelo da Petrella Liri e il marionettista Vittorio Podrecca.
5
novembre 1914 Si insedia il secondo Governo Salandra. Rimarrà in carica sino al
18 giugno 1916.Vincenzo Riccio rimane Ministro delle Poste e Telegrafi
15
novembre 1914. Mussolini fonda il Popolo
d’Italia per sostenere la necessità dell’intervento italiano in guerra
contro l’Austria ritenendo che la guerra sia necessaria per abbattere il
militarismo e l’autoritarismo degli imperi centrali e creare le condizioni per
la rivoluzione sociale
30
dicembre 1914 Salandra nomina Marconi senatore a vita del Regno d’Italia
fautore dell’intervento in guerra fianco
dell’Intesa
31
dicembre 1914 Gli abbonati all'Araldo
telefonico si attestano secondo Ranieri intorno a 1350 unita. Secondo invece le
carte processuali relative al primo fallimento del servizio nel 1917 gli
abbonati all’Araldo telefonico risulterebbero in calo a 730.
1915
La fragilità delle legislature tra il
terzo e il quarto governo Giolitti pregiudica il buon esito della statizzazione
dei telefoni in Italia, impedendo alla classe politica di assumere quelle
decisioni di lungo corso indispensabili al buon andamento del servizio, e alla
amministrazione statale che ha la sfortuna di avocare a sé la telefonia in un
periodo sfavorevole dal punto di vista politico-economico, di possedere la
necessaria preparazione tecnica e gestionale per condurre in maniera uniforme e
proficua un servizio di interesse pubblico come il telefono.
A fronte del fallimento della gestione
statale l’unica soluzione plausibile per evitare la completa paralisi del
sistema telefonico pare essere il ritorno al sistema di concessione ai privati.
Il ministro Riccio vuole dunque trasformare in legge il riorientamento verso la
gestione privata in materia telefonica emerso progressivamente quando politica,
imprenditoria privata, ambienti tecnici e utenza telefonica, in maggioranza
favorevoli alla statizzazione, dopo aver compreso le difficoltà
dell’amministrazione statale nella gestione del servizio telefonico, mutano atteggiamento invocando una
progressiva rassegnazione delle più importanti concessioni urbane all’industria
privata. La convergenza di interessi e di opinioni che si realizza fra il 1907
e il 1915 verso questo nuovo orientamento costituisce un prodromo necessario
alla privatizzazione voluta da Mussolini dieci anni dopo nel 1925.
Rinunciando ad adottare la tariffa a
consumo e mantenendo in vigore la tariffa a forfait su pressione dei grandi
utenti (industriali e commercianti in primis) il telefono rimane una sorta di
privilegio dal quale rimangono escluse diverse categorie. Una tale scelta
avrebbe comportato una crescita dell’utenza telefonica e una conseguente
sovra-utilizzazione delle già scarse reti di comunicazione. Come osserva Balbi
“ Ancora una volta la scarsità dell’offerta guidò le decisioni e le reazioni
dei gruppi sociali: in questo caso i grandi utilizzatori difesero i propri
privilegi, lottando di fatto contro l’estensione del servizio anche al fine di
mantenerlo sufficientemente funzionale per i propri interessi .
Marconi ottiene una Convenzione con lo
stato italiano per i servizi radiotelegrafici a lunga distanza, La nuova
convenzione regola per 15 anni i rapporti fra il Governo, Marconi e le sue
compagnie, ribadendo l'impegno governativo ad usare in tutte le stazioni
nazionali e coloniali adibite al servizio pubblico e commerciale esclusivamente
apparati del sistema Marconi.
L’ingresso dell’Italia nella prima
Guerra Mondiale (24 maggio 1915 - 11 novembre 1918) e la successiva crisi
economica e sociale post bellica bloccarono tutti i progetti in corso e
l’attuazione delle norme esplicative delle leggi in materia di comunicazione
che il Parlamento aveva varato. L’aumento delle materie prime (in particolare
del legname di castagno per la palificazione, e del rame e bronzo per la rete)e
la diminuzione del traffico internazionale aggravano ulteriormente la crisi
della telefonia italiana spingendo il governo Salandra a dichiarare alla fine
dell’anno non solo di voler abbandonare il proposito di nazionalizzare l’intero
servizio telefonico, ma addirittura la volontà di concedere nuovamente ai
privati alcune delle reti statalizzate che si erano rilevate scarsamente
redditizie.
1915
1915
William Fox dà vita alla Film Fox Corporation
13
gennaio 1915 Poco prima delle ore 8,00 l'Italia centrale è colpita da una
forte scossa sismica che ha il suo epicentro nel bacino del Fucino in Abruzzo.
Il terremoto, che tocca soprattutto le zone della Marsica (con al centro
Avezzano dove ci sono circa 10 mila vittime) e del circondario di Sora, nel
Lazio, provoca circa 30-35 mila morti.
18
febbraio 1915 Come emerge da un dibattito parlamentare, i grandi utilizzatori
del telefono bloccano il passaggio alla tariffa a consumo non avendo intenzione
di rinunciare a quella a forfait che rimane altresì più semplice dal punto di
vista gestionale sia per le aziende private che riscuotono le tasse a trimestri
anticipati, sia per l’amministrazione statale che vuole evitare di assegnare ai
centralini ulteriori mansioni quali il calcolo del consumo, evitando
contestazioni e contenziosi tra gli erogatori del servizio e gli abbonati che continuano
a poter utilizzare a piacere il mezzo
Inverno-primavera
1915 Vengono resi noti i risultati della Commissione di sorveglianza sugli
impianti telefonici a commutazione automatica dalla cui relazione emerge la
capacità degli utenti di manovrare senza particolari difficoltà il disco
combinatore
1
aprile 1915 Il ministro Riccio con la legge n. 394 decide di prorogare le
concessioni telefoniche in scadenza nel 1917
Aprile
1915 L’espressione “movimento fascista” appare per la prima volta ne Il Popolo d’Italia per definire
un’associazione di tipo nuovo, l’antipartito, formato da spiriti liberi e da
militanti politici che rifiutano i vincoli dottrinari e organizzativi di un
partito
26
aprile 1915 Il governo Salandra firma a Londra un patto segreto che obbliga
l’Italia ad intervenire nel conflitto a fianco delle potenze dell’Intesa entro
un mese
3
maggio 1913 L’Italia abbandonata la Triplice Alleanza
che la lega alla Germania e all’Austria dal 1882.
13
maggio 1915 L 'Araldo
telefonico segue in diretta il discorso di Gabriele D'Annunzio a favore
dell'intervento in guerra dell'Italia anticipando la carta stampata e
diventandone fonte
24
maggio 1915 L’Italia entra in guerra a fianco dell’Intesa con Francia Regno
Unito e Russia contro l’Austria-Ungheria per rivendicare Trento e Trieste Il
conflitto, che si sperava fosse di breve durata, si rivelerà, invece, essere
una guerra di logoramento..
19
giugno 1915 Marconi si arruola come volontario nell'esercito italiano con il
grado di Tenente di Complemento del Genio, indi promosso capitano il 27 luglio
1916 e, benché ufficiale dell'esercito, presta servizio nell'Istituto
Radiotelegrafico della Marina; in seguito a regolare domanda, datata Livorno14
agosto 1916 presentata al Ministro della Marina, è nominato Capitano
di Corvetta con R.D. del 31 agosto 1916, congedato con tale grado
il 1º novembre 1919, e promosso Capitano di Fregata in congedo con
R.D. 28 marzo 1920, e poi Capitano di Vascello con R.D. 7
luglio 1931. Ambedue tali promozioni rientrano nelle norme di avanzamento
degli ufficiali di complemento in congedo. Come Ufficiale addetto alle
comunicazioni darà la precedenza all’uso di collegamenti fra le varie Unità
dislocate al Fronte siano effettuati che ricorrono a stazioni wireless anziché
ad una linea telefonica. Le frequenze usate in quel periodo sono in gamma onda
lunga
23
giugno 1915 Inizia l’offensiva italiana sull’Isonzo. Con le sue dodici
battaglie, l’Isonzo sarà uno dei campi di battaglia più cruenti del conflitto
27
agosto e 22 settembre 1915 Il governo italiano intima a Luigi Ranieri di
interrompere le trasmissioni dell’Araldo Telefonico ma “nonostante la revoca
della concessione e le diffide, l’Araldo telefonico funzionava ugualmente ed
abusivamente… Sei volte la
Direzione compartimentale procedette a tale interruzioni, chè
il Ranieri ripristinava il servizio”.
23
settembre 1915 La censura romana vieta all'Araldo telefonico ogni comunicazione
in merito ad una scossa di terremoto che colpisce il Lazio in quanto “il
relativo annuncio metterebbe in allarme quanti – e sono i più – non l'hanno
sentita”.
29
ottobre 1915 Il Presidente della Repubblica Raymond Poincaré nomina Aristide Briand Presidente del Consiglio. Si
insedia il quinto governo Briand. Rimarrà in carica sino al 12
dicembre 1916. Ministro del Commercio, dell'Industria, delle Poste e dei
Telegrafica è il tecnocrate radical socialista
Étienne Clémentel
15
novembre 1915 La relazione presentata dal ministro delle Poste e Telegrafi
Vincenzo Riccio alla Presidenza della Camera sui servizi affidati
all’Amministrazione telefonica evidenzia il fallimento della gestione statale
telefonica sia perché l’intervento pubblico non è riuscito a colmare il divario
che ancora separava le regioni del sud da quelle del nord, sia perché nei
compartimenti più evoluti del Settentrione che avevano registrato forti tassi
di crescita durante la gestione delle società telefoniche private nei primi
anni del Novecento, la penetrazione del servizio si era sostanzialmente
arrestata. Tra il 1908 e il 1913 la densità telefoniche per 1000 abitanti
cresce in Italia solo di un punto passando da 1,6 apparecchi nel 1908 a 2,61 apparecchi nel
1913, relegando l’Italia al quartultimo posto a fronte di 63,96 apparecchi
negli Stati Uniti, 47,08 in
Danimarca, 39,81 in
Svezia, 33,29 in
Norvegia, 25,87 in
Svizzera, 21,98 in
Germania, 16,16 in
Inghilterra, 13,62 nei Paesi Bassi, 7,74 in Belgio, 7,66 in Francia, 5,73 in Austria, 3,98 in Ungheria,
precedendo solo la Spagna
con 1,74 apparecchi, la Russia
con 1,56 e la Grecia
ferma a 0,74 apparecchi.
1
dicembre 1915 il DDL n.490 presentato dal ministro Riccio di Proroga delle concessioni per impianti ad
uso pubblico date all’industria privata prorogando le concessioni in
scadenza intende affidare alle aziende private un “compito oltremodo
importante” e cioè quello di accollarsi le spese per la sistemazione e
l’ampliamento del servizio telefonico tout
court.
31
dicembre 1915 Secondo le carte processuali relative al primo fallimento del
servizio nel 1917 gli abbonati all’Araldo telefonico risulterebbero in
ulteriore calo a 615.
1916
Presentando il ddl di proroga delle
concessioni e assegnando ai privati “un compito oltremodo importante” il
governo italiano – come sottolinea Balbi - appurata la difficoltà per
l’amministrazione statale di finanziare il servizio telefonico e dopo aver
voluto provvedere solo due anni prima con grossi stanziamenti alla sistemazione
delle reti telefoniche, denota la sua volontà di “disimpegnarsi dalla gestione
del servizio telefonico, riaffidandolo all’industria privata”. Larga parte del
parlamento lo segue indicando esplicitamente che la telefonia debba essere
lasciata all’iniziativa e alla gestione privata
Prosegue la guerra di logoramento che
causa ingenti perdite agli eserciti di entrambe gli schieramenti. Sul fronte
occidentale, tra tedeschi e francesi si combattono le violente battaglie di
Verdun (febbraio-dicembre) e della Somme che causarono più di 600.000 morti ad
entrambe le parti in lotta.
1916
Marconi acquista il Panfilo Elettra che diventerà il suo Laboratorio dove
conduce i suoi studi e le sue ricerche e dove approfondisce in particolare lo
studio sulle onde corte, di cui raccomanderà l’uso preferendole alle onde
lunghe
Maggio-giugno
1916 Strafexpedition. Il governo austriaco sferza un violento attacco in
Trentino con una spedizione punitiva contro l’ex alleato traditore
18
maggio 1916 Un parere del Consiglio di
Stato riconosce a Luigi Ranieri titolare del primo servizio italiano di
telefonia circolare, l’Araldo telefonico, “la specialità del servizio e lo
scopo sostanzialmente diverso da quello delle ordinarie concessioni
telefoniche”.
Giugno
1916 Il primo pretore di Roma condanna
Luigi Ranieri per aver continuato a trasmettere il servizio di telefonia
circolare pur essendogli stato revocata la concessione. Ranieri
ricorre in appello
10
giugno 1916 Cade il governo Salandra
18
giugno 1916 Per far fronte agli sforzi dell’intervento bellico si insedia il
Governo di unità nazionale di Paolo Boselli. Entrano anche socialisti
riformisti repubblicani e radicali Rimarrà in carica sino al 30 ottobre
1917 Cesare Fera è Ministro delle Poste
e Telegrafi
1916:
Prima regolare radiodiffusione su 9XM (ora WHA)
nello stato del Wisconsin, distribuita in codice Morse.
9
agosto 1916 L’esercito italiano riesca a conquistare Gorizia.
27
agosto 1916 L’Italia dichiara guerra anche alla Germania
16
novembre 1916 David Sarnoff futuro
presidente della American Marconi Corporation intuisce le potenzialità
dell’apparecchio radio ad uso civile come elettrodomestico. Sarnoff propone
alla Marconi Company, della quale è vice direttore del traffico dal 1914,
l’idea di realizzare una “radio music box”, un apparato, cioè, destinato ad
essere tenuto in salotto con il quale si potrà ascoltare musica, conferenze,
concerti”. Sarnoff vuole “fare della radio uno strumento domestico come il
grammofono o il pianoforte… Il ricevitore sarà progettato nella forma di una
scatola radiofonica musicale… adatta a ricevere diverse lunghezze d’onda che si
potranno cambiare a piacimento spingendo un bottone”. La proposta viene sdegnosamente respinta.
21 novembre 1916 Carlo I d’Austria diventa Imperatore d'Austria, red'Ungheria e Boemia, e monarca della Casa d'Asburgo-Lorena. Rimarrà al trono sino alla dissoluzione
dell’Impero austro-ungarico l’11 novembre 1918
Novembre 1916 Apertura di un procedimento fallimentare per
l’Araldo telefonico con la nomina di un curatore Filiberto Vesci che scopre le
malversazioni di Leone Ascarelli assunto nel febbraio 1916 come esattore delle
quote di abbonamento. Pur notando il curatore che dopo la fine del conflitto
bellico “l’Araldo potrebbe riprendere e diventare una speculazione industriale
di prim’ordine”, Ranieri nonostante il suo prodigarsi per ottenere la propria
riabilitazione e cancellazione del proprio nome dall’albo dei falliti, otterrà
la revoca del fallimento e la propria
riabilitazione soltanto nel settembre 1923.
2
dicembre 1916 Muore L’Imperatore Francesco Giuseppe I d’Austria.
12 dicembre 1916 Lettera del senatore Carlo Astengo al curatore
fallimentare dell’Araldo telefonico. Pretendendo la riscossione anticipata
dell’abbonamento per il 1917 all’Araldo telefonico, Luigi Ranieri inizia ad
inimicarsi le più alte sfere della classe politica nazionale.
12
dicembre 1916 Il Presidente della Repubblica Raymond Poincaré conferma Aristide
Briand Presidente del Consiglio. Si insedia il Sesto Governo Aristide Briand.
Rimarrà in carica sino al 17 marzo 1917. Ministro del Commercio,
dell'Industria, delle Poste e dei Telegrafica rimane il tecnocrate radical
socialista Étienne Clémentel
31
dicembre 1916 Secondo le carte processuali relative al primo fallimento del
servizio nel 1917 gli abbonati all’Araldo telefonico risulterebbero in
ulteriore calo a 495.
1917
In Italia il fronte interno inizia a
mostrare vistose crepe: vi sono decine di migliaia di casi di renitenza alla
leva e vivaci proteste contro la partecipazione al conflitto, represse
dall’esercito, con decine di vittime tra i civili. Il 24 ottobre
l’esercito tedesco lancia un’offensiva di alleggerimento sul fronte italiano.
La scarsa resistenza delle truppe italiane, logore e mal organizzate, fa si che
tale azione militare si trasformi rapidamente nel disastro militare di
Caporetto. Nonostante le ingenti perdite in uomini e mezzi subite (oltre 600
mila tra morti, feriti, prigionieri e sbandati), l’esercito italiano riesce ad
assestarsi sulla linea difensiva del Piave e del monte Grappa e a fermare
l’avanzata nemica.
22
gennaio1917, anniversario della domenica di sangue, in molte città russe hanno
luogo grandi dimostrazioni contro la guerra
14
febbraio 1917 La riapertura della Duma
non serve a calmare gli attacchi contro Nicola II ed il suo governo.
18
febbraio 1917 A Pietrogrado, gli operai
delle officine Putilov, una delle maggiori industrie della città, iniziarono
uno sciopero in seguito ad un conflitto con la direzione che dopo cinque giorni
dichiarò la serrata dello stabilimento
19
febbraio 1917 Fallisce il primo servizio italiano di telefonia Circolare. Secondo
le carte processuali gli abbonati all’Araldo telefonico risulterebbero al
momento della chiusura in ulteriore calo a 350 unità. In sette anni Ranieri ha
steso 500 km
di filo dall’ufficio centrale di via Poli “fino ai punti più lontani della
Capitale”. Il valore complessivo dell’Araldo viene stabilito in una cifra non
inferiore alle lire 130.000”
ma le linee aeree impiegate non sarebbero state riutilizzabili per una normale
rete telefonica qualora l’impianto venisse smontato essendo strutturalmente e tecnologicamente
diverso dal telefono “punto a punto” non essendo le sue reti preposte a
collegare fra loro le persone come fa il telefono tradizionale
27
febbraio 1917 L’esercito russo si ribella Il reggimento della guardia di
Volinia, il reggimento della guardia Preobraženskij ed il reggimento Litovskij,
che costituiscono il grosso della guarnigione di Pietrogrado si uniscono agli
operai a cui distribuiscono anche parte delle armi. Sempre il 27, nel pomeriggio, anche la Duma fu occupata dagli
insorti che permisero però al comitato di cercare un contatto con lo zar. La
sera stessa, sempre nel Palazzo di Tauride, si riunì il primo soviet di
Pietrogrado. Composto da rappresentanti degli operai (uno ogni mille) e da
quelli dei soldati (uno per ogni compagnia) il soviet, in cui i Socialisti
Rivoluzionari avevano la maggioranza, cercò inizialmente di sottrarre
l'iniziativa politica al Comitato della Duma e fallito questo tentativo si
orientò su quello che verrà poi chiamato il "dualismo dei poteri" con
il Comitato. Si tratta di un sistema nel quale il soviet detiene il potere
senza responsabilità, e il Governo Provvisorio le responsabilità senza il
potere
1-3
marzo 1917. Crolla lo zarismo Nella notte tra il primo ed il due marzo, lo zar
Nicola II, impossibilitato a comunicare con gran parte delle linee telegrafiche
e bloccato nel tentativo di raggiungere la famiglia a Zarskoe Zelo, firma un
manifesto che promette una Costituzione e la formazione di un gabinetto
responsabile verso la Duma ,
ma quello che poche settimane prima avrebbe avuto un notevole peso ora si
rivela privo di valore.
2
marzo 1917 Soviet e Comitato della Duma raggiungono un accordo sulla
deposizione dello zar e sulla formazione di un governo provvisorio che indica
le elezioni per l'Assemblea Costituente. Lo stesso giorno viene presentato
l'elenco dei nuovi ministri. Il nuovo governo, retto dal principe Georgij
Evgen'evič L'vov, è composto principalmente da figure provenienti dalle file
del partito di centro dei "Cadetti" e dai menscevichi oltre che da
alcuni socialisti rivoluzionari come Aleksandr Fëdorovič Kerenskij e Viktor Michajlovič
Černov rispettivamente ministro della giustizia e dell'agricoltura.
2
- 3 marzo 1917 Nella notte Nicola II abdica in favore del fratello, il Granduca
Mikhail, ma questi lo stesso giorno rinuncia al trono. Il passaggio dei poteri
dal granduca al Governo e l'arresto immediato di Nicola II suggellano la fine
della monarchia in Russia e di tre secoli di dominio della dinastia Romanov.
20
marzo 1917 Il Presidente della Repubblica Raymond Poincaré nomina Alexandre
Ribot Presidente del Consiglio. Si insedia il quinto Governo Ribot. Rimarrà in
carica sino al 7 settembre 1917. Ministro del Commercio,
dell'Industria, delle Poste e dei Telegrafica rimane il tecnocrate radical
socialista Étienne Clémentel
Aprile
1917 Gli Stati Uniti entrano in guerra al fianco delle potenze dell’Intesa
3
aprile 1917 Lenin torna in Russia. Lenin arrivaalla stazione di Pietrogrado: ad
attenderlo vi era una folla enorme a riprova della rilevanza che le tesi dei
bolscevichi cominciano ad avere all'interno del movimento rivoluzionario.
4
aprile 1917 Alla conferenza del partito bolscevico Lenin espone quelle che
sarebbero diventate le linee guida del partito per i mesi futuri, conosciute
come le "Tesi di Aprile". Il proletariato doveva porre fine al
dualismo dei poteri, abbattendo il governo provvisorio, di ispirazione
borghese, trasferendo tutto il potere ai soviet.
11
aprile 1917 Il tribunale di Roma si pronuncia con sentenza favorevole a Luigi
Ranieri giudicando l’Araldo telefonico qualcosa di differente rispetto alla
telefonia punto-a-punto: “Comunicare è infatti diverso da trasmettere, perché
implica possibilità di rispondere; ciò che l’Araldo, per la natura dei suoi
apparecchi non poteva fare. Esso distribuiva quotidianamente ad ore fise le
notizie politiche e la musica, che il Ranieri raccoglieva; avendo più stretta
somiglianza con il giornale, che con il telefono. Il Ranieri, anziché servirsi
della stampa, divulgava quel notiziario a mezzo di un impianto, fondato sul
principio della telefonia, ma che non era telefono nel significato comune della
parola, quale poteva essere nella intenzione del legislatore che si ispira alla
realtà. Né comunicazione, quindi, né telefono. Potrà in altra sede discutersi
per altri effetti, se legittimamente il Ranieri ripristinasse il servizio
dell’Araldo. Ma l’appellante deve essere assolto dalla contravvenzione non
essendo espressamente preveduto come reato il fato da lui commesso, mancando al
preteso reato uno dei requisiti essenziali, il carattere oggettivo di
comunicazione telefonica, che nel servizio dell’Araldo dovrebbe riconoscersi
per essere punibile” . Comunicare presuppone uno scambio dialogico e
interattivo fra utente e destinatario del messaggio, ossia la possibilità di
rispondere. Trasmettere come faceva invece l’Araldo, non è considerato né
comunicazione né telefono ma qualcosa di più simile al giornale e ai futuri
broadcaster di massa
18
giugno 1917 Mentre a Pietrogrado si svolge una grande manifestazione che, negli
intenti degli organizzatori, ma non di molti partecipanti, doveva essere
filogovernativa, ha inizio un'offensiva militare sul fronte russo-tedesco,
offensiva che doveva principalmente servire per dimostrare alle potenze
dell'Intesa la volontà russa di continuare la guerra. Malgrado
i discorsi di Kerenskij, che percorse tutto il fronte per rilanciare nelle
truppe lo spirito di patria, l'offensiva dopo modesti successi iniziali, grazie
anche alle lotte intense portate avanti dai bolscevichi, si trasformò in una
nuova rotta
3
luglio 1917 I soldati di stanza a Pietrogrado
insorgono contro il governo; dopo aver ottenuto l'appoggio degli operai
dei grandi complessi industriali della città, si recano, nell'ambito di una
manifestazione di protesta, alla sede del partito bolscevico chiedendo
l'abbattimento del governo provvisorio.I bolscevichi, pur ritenendo prematura
l'azione, non osano opporsi al volere delle masse e diedero inizio ad un
tentativo rivoluzionario, che viene però rapidamente represso. In seguito a
questi fatti il partito bolscevico viene messo praticamente fuori legge ed i
suoi dirigenti arrestati o costretti alla fuga. Lenin ripara in Finlandia, ad
Helsinki, accusato dal governo Kerenskij di aver preso soldi dall'imperatore
tedesco per finanziare un colpo di stato bolscevico in Russia, e di
conseguenza, il ritiro delle truppe russe dalla guerra.
1
agosto 1917 Benedetto XV invia la celebre Nota ai capi dei popoli belligeranti nella
quale definisce la guerra “un’inutile strage”
22
26 agosto 1917 A
Torino l’esasperazione per la guerra si somma alla mancanza di generi
alimentari e sfocia in una sommossa popolare provocando 50 morti e oltre 200
feriti.
Inizio
settembre 1917 Il governo russo guidato da Kerenskij, si decide a stabilire la
data (il 28 novembre) e le regole secondo cui si sarebbero tenute le elezioni per
l'Assemblea Costituente, mentre i bolscevichi decidono che l'autunno sarebbe
stato il limite massimo per tentare il colpo di mano. L'importanza dei soviet
diventava via via maggiore, in quanto in molti casi il loro controllo
permetteva il controllo delle guarnigioni militari. Questa forza viene
notevolmente sottovalutata dal governo provvisorio.
12
settembre 1917 Il Presidente della Repubblica Raymond Poincaré nomina Paul
Painlevé Presidente del Consiglio. Si insedia il primo Governo Painlevé.
Rimarrà in carica sino al 16 novembre 1917- Ministro del Commercio,
dell'Industria, delle Poste e dei Telegrafica rimane il tecnocrate radical
socialista Étienne Clémentel. Sottosegretario di Stato al Commercio e
all’Industria responsabile alle Poste e al Telegrafo è il radicale indipendente
Paul Morel
15
settembre 15 ottobre 1917 Fra la metà di settembre e la metà di ottobre del
1917, Lenin riuscì a convincere anche le parti meno convinte del proprio
partito, della necessità di tentare la presa del potere prima delle elezioni
per la Costituente.
Anzi , stabilì che la cosa migliore sarebbe stata ottenerlo
prima dell'apertura del Secondo Congresso dei Soviet, che avrebbe potuto così
legittimare il nuovo ordine. Il controllo, da parte del neocostituito Consiglio
Militare Rivoluzionario, della guarnigione di Pietrogrado e dei marinai della
flotta del Baltico, si sarebbe rivelato fondamentale per rovesciare con uno
sforzo relativamente modesto, il governo provvisorio. Quest'ultimo disponeva in
città di poche centinaia di uomini delle scuole ufficiali
Una stravolgente offensiva delle truppe
austriache e tedesche rompe la linea del fronte italiano sull’alto Isonzo.
L’esercito italiano batte in ritirata e si attesta dietro la linea del Piave,
lasciando in mano nemica il Friuli e buona parte del Veneto.
24
ottobre - 12 novembre 1917 Si svolge la battaglia di Caporetto. Finisce
con la disfatta dall’esercito italiano da parte delle truppe austro-ungariche e
tedesche: gli austro-ungarici, aiutati da reparti d'élite tedeschi, sfondarono
le linee delle truppe italiane che, impreparate ad una guerra difensiva e
duramente provate dalle precedenti undici battaglie dell'Isonzo, non ressero
l'urto e dovettero ritirarsi fino al fiume Piave. La sconfitta portò alla
sostituzione del generale Luigi Cadorna, che aveva imputato l'esito
infausto della battaglia alla viltà dei suoi soldati, con Armando Diaz.
Dopo la vittoria di Caporetto, gli
austriaci dilagano in profondità per 150 chilometri verso
la pianura Padana ,
in un’offensiva che si arresterà soltanto sulla linea del fiume Piave
30
ottobre 1917 Si insedia il Governo Vittorio Emanuele Orlando. Rimarrà in carica
sino al 23 giugno 1919. Cesare Fera è Ministro delle Poste e Telegrafi
6-8
novembre 1917 Rivoluzione russa e presa del Palazzo dì’Inverno da parte dei
bolscevichi La Russia
esce dal conflitto mondiale I bolscevichi cominciarono ad occupare i punti
nevralgici della capitale, senza incontrare quasi resistenza. la sera vengono
occupate prima tutte le tipografie; la notte del giorno dopo 7 novembre i punti
più importanti di Pietrogrado: poste, telegrafi, stazioni ferroviarie, banche,
ministeri. Il governo provvisorio praticamente cessa di esistere senza alcuna
resistenza. Kerenskij fugge verso il fronte e gli altri ministri si rinchiudono
nel Palazzo d'Inverno, che verrà attaccato alle 21.45 e definitivamente
conquistato alle 2 del mattino dopo 8 novembre. Il passaggio della città nelle mani degli insorti fu quindi abbastanza
pacifico, ed avvenne senza che la cittadinanza (e nemmeno il governo) se ne
rendessero conto.
13 - 26
novembre 1917 Dopo la disfatta di Caporetto I soldati italiani si
riorganizzano abbastanza velocemente e fermano le truppe austro-ungariche e
tedesche nella successiva prima battaglia del Piave permettendo così
all'intero esercito di difendere ad oltranza la nuova linea difensiva.
16
novembre 1917 Il Presidente della Repubblica Raymond Poincaré richiama Georges
Clémenceau come Presidente del Consiglio. Si insedia il secondo Governo
Clémenceau. Rimarrà in carica sino al 18 gennaio 1920, ovvero due anni e mezzo.
L’obiettivo è di restaurare
un clima di fiducia e mettere tutto in opera per riuscire a vincere la prima
guerra mondiale istaurando una sorta di
"dittatura di salute pubblica". Ministro del Commercio,
dell'Industria, delle Poste e dei Telegrafica rimane il tecnocrate radical
socialista Étienne Clémentel Dal 28 novembre 1919 viene nominato
sottosegretario di Stato al Commercio e all’Industria responsabile alle Poste e
al Telegrafo il laico liberale del Parti républicain démocratique et social
Louis Deschamps
1918
E’ l’anno in cui finisce la prima guerra
mondiale con l’offensiva vittoriosa dell’esercito italiano sul Piave e la
decisiva battaglia di Vittorio Veneto.
A Budapest le truippe di occupazione
romene distruggono il servizio di radiotelefonia cricolare Telefon Hirmondò
A Torino nasce la SIP dalla fusione tra due
società idroelettriche grazie ad un intervento della Banca Commerciale
Italiana. Nell’immediato dopoguerra inizia l'espansione della SIP, espansione
che la porterà a diventare una delle maggiori società fornitrici di energia
elettrica attive in Italia. Nel corso degli anni infatti, in Valle
d'Aosta e Piemonte, acquisisce varie società attive nella produzione
di energia idroelettrica e realizza nuove centrali. Proprietaria di questa
società è una famiglia di Torino,
i Pittaluga, i quali investono successivamente in diversi settori. È a
loro infatti che si deve attribuire la partecipazione della SIP nel
1924 alla prima stazione radio italiana, l'Unione Radiofonica
Italiana, con sede aTorino. L'attività della SIP nel settore elettrico termina
nel 1963 con la nascita del monopolio dell'ENEL varato con legge del
27 novembre 1962 durante il governo Fanfani IV.
19
aprile 1918 A seguito di un considerevole aumento di capitale da
2,5 a 15
milioni di lire reso possibile dall'intervento della Banca Commerciale
Italiana, la Società
Idroelettrica Pont Saint Martin acquisisce il controllo
della Società Idroelettrica Valle d'Aosta e cambia nuovamente ragione
sociale in SIP - Società Idroelettrica Piemontese spostando la
propria sede a Torino
15-22
giugno 1918 Inizia l’offensiva italiana sul fiume Piave Grazie ad una
profonda riorganizzazione dell’esercito, le truppe italiane, comandate dal
maresciallo Armando Diaz, avanzano senza incontrare, o quasi, resistenza fino a
Trento e Trieste.
22
luglio 1918 Nasce a Milano il fonogiornale, servizio di telefonia circolare,
che dotato di un’accomandita con capitale sociale di 200 mila lire acquisisce
la concessione appartenente a Luigi Ranieri, impossibilitato a gestire
autonomamente una società a causa del fallimento dell’Araldo telefonico romano
Oltre a Ranieri le due figure di spicco sono Giuseppe Sommariva per la parte
amministrativa e Beniamino Gutierrez per la parte artistica e giornalistica.
1-5
settembre 1918 XV Congresso socialista a Roma. Prevalgono le istanze
massimaliste del partito, legate al marxismo di Serrati.
Ottobre
1918 A Fiume si costituisce un
Consiglio nazionale che propugna l'annessione di Fiume all'Italia.
Inizia una stagione di tensioni nella città dove si susseguiranno costantemente
manifestazioni della popolazione a favore dell'italianità della città e
incidenti tra i vari reparti delle quattro nazioni che al termine della guerra
mondiale hanno occupato la città (italiani, francesi, inglesi, americani).
24
ottobre – 3 novembre 1918 Si scatena a 1 anno da Caporetto la controffensiva
italiana. Si conclude vittoriosamente con la rotta delle truppe austriache
nella Battaglia di Vittorio Veneto combattuta su tutto il fronte
tra Vittorio Veneto e Alpi Giulie.
4
novembre 1918 Il maresciallo Diaz firma a Villa Giusti presso Padova il Bollettino della Vittoria, ovvero
l’armistizio che sancisce la fine delle ostilità. Termina, per l’Italia, la I Guerra Mondiale.
Il conflitto causa tra le nazioni in lotta quasi 10 milioni di morti (di cui
almeno 460 mila solo in Italia).
5
novembre 1918 Beniamino Gurierrez nomina
Luigi Ranieri procuratore speciale del Fonogiornale incaricato di intrattenere
i rapporti con il Ministero delle Poste e Telegrafi e in particolare di
presentare la domanda di concessione per un servizio di telefonia circolare a
Milano. Vuole essere come l’Araldo telefonico un quotidiano parlato, “diario
politico, commerciale, sportivo” con
segnalazione dei cambi due volte al giorno. In realtà assomiglierà più al Théatrophone francese e
allì’Electrophone inglese avendo come punto di forza la trasmissione di “conferenze, melodrammi,
concerti pubblici a domicilio effettuati dai teatri DalVerme, Carcano e Lirico,
dal caffè concerto Apollo, dal Conservatorio
e dalla Sala Prove del Biffi”
11
novembre 1918 Con la resa della Germania finisce la prima guerra mondiale
28
novembre 1918 Nel Governo Clémenceau Louis Deschamps diventa Sottosegretario di
Stato al Commercio e all’Industria responsabile alle Poste e al Telegrafo.
Rimarrà in carica sino al 17 gennaio 1921
Al
termine delle operazioni belliche MARCONI realizza la prima radio
ricetrasmittente in banda VHF, aprendo così
piu' larghi orizzonti allo sviluppo delle Radiocomunicazioni
1919
L’immediato dopoguerra
e gli anni Venti: gli inizi tormentati della radiofonia in Europa e negli Stati
Uniti
Alla conclusione del primo
conflitto mondiale dalle Trattative di pace l'Italia ottiene le terre
irredente di Trento e Trieste ma l'opposizione del
presidente americano Woodrow Wilson conduce
a una situazione di stallo per quanto riguarda la Dalmazia e Fiume, non promessa all'Italia
col Patto di Londra e reclamata dagli italiani in quanto abitata
prevalentemente da connazionali.
Tra il 1919 e il 1920, l 'Europa è toccata da
ondate di scioperi ed agitazioni di operai che rivendicavano l'aumento
salariale e la giornata lavorativa di 8 ore. Le lotte non si limitano solo a
rivendicazioni sindacali: in molti casi viene utilizzata la violenza e il
potere nelle fabbriche viene sovvertito da consigli operai, nati spontaneamente
sul modello dei soviet
russi, che si presentano come i rappresentanti del proletariato nella
società comunista. L'intensità e le conseguenze delle lotte operaie sono
diverse per ogni stato europeo: In Germania consigli di operai e
soldati occupano le fabbriche e le sedi dei giornali, partecipano alla gestione
delle aziende e impongono le loro condizioni allo Stato. Berlino per molto tempo è segnata
da violenti scontri, manifestazioni di piazza, tentativi rivoluzionari e
insurrezioni.
In Austria i
comunisti tentano di spingere il popolo alla rivoluzione, ma senza esito.
In Ungheria socialisti
e comunisti creano la Repubblica
Ungherese dei Soviet, chiaramente inspirata dal vicino modello
sovietico. Il progetto è di allargare l'esperienza anche all'Austria, ma i
comunisti ungheresi si trovarono isolati e fallirono nei loro intenti.
Le difficoltà economiche e sociali che
investono l’Italia post-bellica causano estese azioni di sciopero e a
rivendicazioni sociali. Tali manifestazioni popolari sono passate alla storia
come il “Biennio Rosso”. Nel novembre del 1919, in Italia dopo le
agitazioni agricole dell’estate si tengono elezioni che per la prima volta
utilizzano il sistema proporzionale, voluto da socialisti e popolari. Il
confronto elettorale è incentrato sulle liste di partito e non sui singoli
candidati, spesso "sponsorizzati". Hanno la meglio due partiti di massa:
il Partito Socialista (che si afferma con il 32% dei voti come primo
partito) e il Partito Popolare (che ottiene alla prima prova
elettorale il 20%).Questi risultati elettorali non garantiscono comunque al
paese la stabilità necessaria ed il PSI, che ha il maggior peso, continua a
rifiutare alleanze con i partiti cosiddetti "borghesi". L'Italia sarà
quindi guidata fino alla marcia su Roma da un'alleanza tra popolari e
liberali
Nascita della radiofonia. Dopo la guerra
i primi progetti di apparecchiature radiofoniche avviati della tedesca
Telefunken sono boloccati per i divieti imposti alla Germania dalle potenze
vincitrici. Ne trae vantaggio la
Marconi ’s Wireles Telegraph Company che avvia la prima
trasmissione a Londra nel febbraio 1920 Già nel 18919 in Gran Bretagna, la Marconi Company
dopo esperienze di diffusione radiofonica compiute fra Irlanda e Canada, inizia
le prime prove di radiodiffusione con la storica stazione 2LO, posta sul tetto
della Marconi House di Londra, e con la stazione di Chelmsford. Le trasmissioni
sono ricevute in buona parte dell’Europa da 300-400 radioamatori che inviavano
alla Marconi Co. i rapporti di
ricezione. Per parte sua la Marconi Wireless
Telegraph Company of Canada, sussidiaria della Marconi
britannica, che aveva acquisito i brevetti dell'inventore della radiofonia
Reginald Fessenden, da vita a CINW alla prima stazione radiofonica commerciale
del Canada, aperta nel 1919 con la
sigla XWA , Experimental Wireless Apparatus. Un anno dopo, nel
1920, la stazione acquisirà la denominazione CFCF.
1919
1919
Per iniziativa dei fratelli Cohn e di Joe Brandt nasce la società
cindematografica CBC. Diventerà nel 1924 la Columbia Pictures
Corporation.
1919
Luigi Solari fonda l’Agenzia Radiotelegrafica Italiana servizi di informazione
per i naviganti e per la
stampa. Milita a favore della Società delle Nazioni
1919
Arnoldo Mondadori trasferisce la
sede della sua casa editrice da Ostiglia a Milano Dopo la prima guerra mondiale
inizia la pubblicazione di numerose collane di periodici
18
gennaio 1919 Marconi è membro della Delegazione Italiana alla Conferenza di
Parigi organizzata dai
vincitori della Prima guerra mondiale per
negoziare i trattati di pace tra gli Alleati e le potenze a essi associate e le Potenze
Centrali loro avversarie. La Conferenza si protrarrà
sino al 21 gennaio 1920, con alcuni intervalli.
5
febbraio 1919 Per iniziativa di D. W. Griffith, Charlie Chaplin, Mary
Pickford e Douglas Fairbanks nasce la United Artists
Corporation (UA) come società di produzione cinematografica.
17
febbraio 1919. Prima trasmissione di parole umane sulla stazione 9XM
dell’Università di Wisconsin a Madison dopo esperimenti con voce(1918) e musica
(1917). Diventerà un servizio radiofonico
regolare di parole e musica nel gennaio 1921 XWA, Experimental Wireless
Apparatus. Un anno dopo, nel 1920, la stazione acquisirà la denominazione CFCF.
23
marzo 1919 Nascono a Milano in Piazza San Sepolcro i Fasci di combattimento per
iniziativa di Benito Mussolini che riunisce un centinaio di ex socialisti,
repubblicani, sindacalisti, arditi e futuristi provenienti dalla sinistra
interventista e lancia un appello ai reduci e agli interventisti per
portare al governo una nuova classe
dirigente formata dai combattenti. Il fascismo diciannovista ha un programma
basato su rivendicazioni sociali, riforme istituzionali, forti accenti
nazionalistici, una violenta avversione contro i socialisti e un’azione
anticlericale. Si proclama pragmatico, antidogmatico e repubblicano. Disprezza
il parlamento e la mentalità liberale, esaltando l’attivismo delle minoranze e
le mobilitazioni in piazza per sostenere le rivendicazioni territoriali
dell’Italia e per combattere il bolscevismo e il partito socialista
Primavera
1919 Un giovane radioamatore, l’ing. Frank Conrad di Pittsburg in Pennsylvania,
mentre con la sua stazione 8XK sperimentava le valvole audion di De Forest, più
per scherzo che per altro, ebbe l’idea di mettere davanti al microfono un
fonografo e trasmise alcuni brani di musica. Più di mille persone lo ascoltarono
e almeno trecento gli scrissero elogiandolo e invitandolo a proseguire. Il nome
di Conrad finì sui giornali e una grande azienda della città, la Westinghouse Electric
and Manifacturing Company si offrì di
finanziare la stazione.
Da quel momento Conrad trasmette per conto della Westinghouse
e legge le notizie dei giornali intercalandole con brani musicali. Nelle
vetrine dei negozi di Pittsburg compaiono apparecchi riceventi pubblicizzati
come “adatti a ricevere la stazione Westinghouse ”.
Aprile 1919 Giovanni
Host-Venturi e Giovanni
Giuriati costituiscono una Legione fiumana formata da volontari per difendere
la città in particolare dal contingente francese, filo-jugoslavo, mentre
Gabriele D'Annunzio si reca a Roma per tenere
una serie di comizi in favore dell'italianità di Fiume.
8
aprile 1919 Il Capitano della Marina statunitense di Stanford C. Hooper e
l'ammiraglio WHG Bullard si incontrano
con i dirigenti della General Electric Company per chiedere loro di non vendere i loro alternatori Alexanderson alla
britannica Marconi Company e alla sua controllata statunitense
Marconi Wireless Telegraph Company of America. La Marina promette alla
General Electric che se avesse creato una società radiofonica di proprietà
americana, la Marina le avrebbe assicurato
un monopolio commerciale nelle comunicazioni radio a distanza di lungo
raggio. Questo incontro segna l'inizio dei negoziati attraverso i quali la General Electric
avrebbe comprato la controllata americana di Marconi e creato le premesse per
la costituzione di quella che sarebbe diventata la Radio Corporation
of America.
15
aprile 1919 A
Milano una dimostrazione organizzata dai fascisti culmina con l’incendio della
sede dell’Avanti! Nella giornata si
contano 4 morti e 40 feriti per lo più operai
Giugno-luglio
1919. Inizia in Italia il Biennio rosso con un’ondata di moti e sollevazioni
popolari contro il carovita (in Toscana ricordati come "Bocci-Bocci")
che attraversa tutta la penisola, con l'espansione del movimento
contadino con un'estesa e capillare serie di occupazioni delle
terre.
23
giugno 1919 Primo Governo Nitti. Rimarrà in carica sino al 21 maggio 1920.
Ministro delle Poste e Telegrafi è Roberto De Vito
28
giugno 1919 Viene firmato il Trattato di Versailles, anche detto Patto di
Versailles, uno dei trattati di pace che pone ufficialmente fine alla prima guerra
mondiale. E’ stipulato nell'ambito
della Conferenza di
Pace di Parigi del 1919-1920 e
firmato da 44 Stati nella Galleria
degli Specchi del Palazzo di Versailles.
È suddiviso in 16 parti e composto da 440 articoli. Il Trattato di Versailles
sancisce la nascita della Società delle
Nazioni, uno dei Quattordici Punti del Presidente
degli Stati Uniti Thomas
Woodrow Wilson.
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