giovedì 25 ottobre 2012

1910-1927


CRONOLOGIA DELLA RADIO E DELLA TELEVISIONE
Parte prima, 1910-1945

I. Gli anni dieci l’avvio dell’Araldo telefonico servizio di telefonia circolare e la nascita della radiofonia intesa come telegrafia senza fili

Nel maggio 1910, con notevole ritardo rispetto ad altri Paesi come la Francia,  nasce in Italia la telefonia circolare. Sul modello ungherese Luigi Ranieri inaugura a Roma l'"Araldo telefonico", che trasmette via-filo attraverso una rete di trecento chilometri di linee aeree dando spazio in particolare all’informazione dal parlamento e dalla borsa garantita dall’Agenzia Stefani, alla trasmissione dei concerti dai più noti teatri romani e all’apprezzato segnale orario. Ranieri realizza una struttura editoriale combattendo ed alleandosi con la stampa che lo percepisce come un diretto concorrente.

L’Araldo conosce un percorso travagliato per problemi finanziari e per la sostanziale incomprensione del nuovo mezzo da parte del Ministero che pretendeva di equiparare questa rete di tipo telefonico (ma che si basa sulla trasmissione da uno a molto) a quelle delle altre aziende telefoniche tradizionali (che si basano invece sulla comunicazione da punto a punto)  contro cui Ranieri intenta un lungo contenzioso. Il servizio, nel 1914 supera i 1.300 abbonati: interrotto nel 1915 durante la prima guerra mondiale viene dichiarato fallito nel 1916 dopo un lungo processo giudiziario. Pur riconosciuto con tecnologia differente l’Araldo telefonico è costretto a chiudere nel 1917. Verrà riavviato nel 1918  a Milano con il  nome di Fonogiornale e nel 1922-23 a Roma e Bologna dove si svilupperà uno dei più longevi sistemi di telefonia circolare mantenendo il nominativo di Araldo Telefonico

A Roma nel 1923 contemporaneamente alla riattivazione del servizio di telefonia circolare, Luigi Ranieri con il figlio Augusto iniziano iniziano a sperimentare la radiofonia dando vita ad una delle prime stazioni radio in Italia,  il  "Radioaraldo” , gestendo parallelamente filo e etere.  Sia il modello di gestione ovvero al comunicazione uno-a-molti sia quello artistico (il palinsesto) sono semplicemente mutuati dall’Araldo Telefonico:  “Le prime radio erano considerate come una forma di telegrafo senza fili e ci si guardava bene dal metterle in rapporto con il telefono” Si rimprovera alla radiodiffusione l’eccessivo potere diffusivo che esponeva i messaggi all’ascolto più indiscriminato, indiscreto e occasionale. Perciò le ricerche furono a lungo indirizzate a emendare la radio da questo peccato originale e a garantire la riservatezza delle trasmissioni (tendenza accentuata con il clima bellico di segretezza durante al prima guerra mondiale.

Per certi versi l’Araldoi è un telefono perché le linee e i ricevitori sono di tipo telefonico e l’idea di rete deriva proprio dal paradigma telegrafico e telefonico e perché il Ministero pretende di applicarvi la stessa legislazione della telefonia punto a punto. Per altri versi nella telefonia circolare si rtovano in nuce alcune caratteristiche fondamentali di quello che sarebbe stato poi chiamato il broadcasting, ovvero da un lato la trasmissione unidirezionale di contenuti in una modalità che non prevede possibilità di risposta, dall’altro la strutturazione di un palinsesto predefinito ed unico per tuitti gli utenti del servizio. Ciò crea una continuità e contiguità diretta tra telefonia circolare e radiofonia, tra l’Araldo e la nascita dell’Unione Radiofonica Italiana nel 1924
1910

Il telefono si è progressivamente affiancato al telegrafo elettrico e ha proceduto di pochi anni l’avvento della radiotelegrafia nella realizzazione di una sorta di sistema nervoso delle comunicazioni

In ogni caso in Italia, fin dal 1910 nel periodo in cui stava sviluppando la prima rivoluzione industriale, durante il Governo Luzzatti, si comincia a parlare di Radiotelefonia ad uso civile. Il telefono può essere impiegato sia come un medium punto-a-punto sia come uno-a-molti: l’uso circolare rappresenta dunque una delle possibilità di sviluppo della telefonia. La confusione che l’Araldo provoca nella legislazione e nella mentalità comune evidenzia come il telefono sia ancora un mezzo di comunicazione flessibile e interpretabile in vari modi, ovvero uno strumento immaturo i cui esiti sono ancora incerti.  Il telefono continua ad essere valutato in base alle logiche, alle strutture e alle modalità di funzionamento del telegrafo e il paradigma telegrafico ha sin qui penalizzato le società private che intendono richiedere la concessione alle reti. Ma un dato è certo: la comunicazione si trova in una fase di crescita ed esplodono le richieste di allacciamento alla rete telefonica provocando la formazione di lunghe liste di attesa per ottenere il servizio.

In questo contesto nel quale le modalità e i significati d’uso, l’utilità e le stesse potenzialità della telefonia rimangono circondate di un alone di diffidenza e di incomprensibilità,  il 30 giugno del 1910, in funzione delle recenti innovazioni tecnologiche è emanata la legge n. 395, in cui si assegnano allo Stato tutte le comunicazioni senza fili per ragioni militari e di sicurezza nazionale, lasciando una generica possibilità di assegnare delle concessioni a società private. Con questa legge il Governo pensa che sia possibile passare da esperienze pionieristiche a un’organizzazione industriale commerciale. 

Viene approvata sotto il Governo di Luigi Luzzatti il 30 giugno 1910  la prima legge del parlamento in materia di radiotelegrafia e radiotelefonia. La legge stabilisce il principio dell’interesse e del controllo pubblico in materia di radio. Nell’articolo 1 si affermava che lo stabilimento e l’esercizio degli impianti radiotelegrafici e radiotelefonici erano riservati al Governo La legge sulla radiotelegrafi - ispirata a preoccupazioni militari dopo la guerra russo - giapponese - determina l’esercizio delle radiocomunicazioni nella sfera dei servizi pubblici sottoponendo a regime restrittivo e strettamente controllato le concessioni a società private e accentuando la concessione antidiffusiva della radio.

La preoccupazione che spinse la maggioranza di allora e il ministro delle Poste Augusto Ciuffellii, questa prima legge risponde ad esigenze di carattere militare e sicurezza nazionale. Per questa ragione l’esercizio delle radiocomunicazioni  compreso nella sfera dei servizi pubblici, con notevoli restrizioni circa le concessioni ai privati. I legislatori non operano distinzioni fra le tecniche di radiotelegrafia “da-punto-a-punto” e quelle radiofoniche cosiddette “circolari”, nel senso della diffusione di massa. Una distinzione che andava fatta, ma non se ne ebbe il tempo poiché lo scoppio della prima guerra mondiale troncherà ogni possibilità di regolamentare, per via parlamentare, l’uso della nascente tecnologia radio e discuterne le potenzialità.


1910

Una campagna di stampa promossa dalla rivista “Telegrafia e Telefonia”, inizia a screditare la gestione governativa del servizio telefonico. Gli ambienti tecnici propongono di ritornare all’industria privata o riaffidare il servizio telefonico a quelle società che avevano dimostrato di saperlo gestire in maniera migliore rispetto all’amministrazione pubblica.

Nel mese di luglio la Regia Commissione Casana nella sua Relazione per lo studio tecnico, amministrativo e finanziario del servizio telefonico in Italia,  sottolinea il ruolo cruciale che si deve attribuire all’industria privata dichiarando che non può “escludersi il concorso dell’esercizio telefonico affidato all’industria privata anche perché diversamente lo Stato si assumerebbe moralmente l’obbligo di impiantare il servizio telefonico ovunque, epperciò anche dove si palesasse a priori non redditizio o non utile, ma pur non ricusabile per quelle considerazioni politiche o di convenienza che tendono ad una parità di trattamento per quanto concerne la possibilità di fruire di servizi pubblici” Quindi la Commissione con votazione unanime esprime l’avviso che “possa mantenersi  il sistema misto (esercizio di Stato-esercizio privato). Invitando ad esercitare “una maggior sorveglianza sull’operato delle aziende private e arrivando, in casi di manifesta negligenza, a minacciare la decadenza della concessione stessa” , la Commissione d’altra parte, per favorire gli investimenti delle società,  suggerisce l’abolizione della gratuita del passaggio degli impianti di Stato e il prolungamento delle privative ad almeno 15 anni   

1910

Gennaio 1910 Per combattere il parassitismo telefonico e l’eccessivo utilizzo del telefono da parte di alcune categorie di abbonati data la loro tariffa fissa forfettariamente corrisposta alle società telefoniche indipendente dalla frequenza d’uso, la Rivista delle Comunicazioni avvia un dibattito proponendo “la Riforma delle tariffe telefoniche” ovvero l’adozione di una tariffa a consumo, ricordando come diversi governi europei abbiano abbandonato la tariffazione a forfait

13 gennaio 1910 Viene effettuata la trasmissione via radio dal Metropolitan di New York, con apparecchi De Forest (potenza irradiata 500 watt), delle opere “Cavalleria rusticana” e  “Pagliacci” con il tenore Enrico Caruso e il soprano Emma Destinn. La trasmissione, che riscuote un grande successo tra i pochi possessori di ricevitori radio, viene ascoltata anche dai passeggeri del piroscafo Avon, in navigazione verso New York

Febbraio 1910 Il periodico Telegrafia e Telefonia denuncia l’impreparazione del governo nella gestione del servizio telefonico sia dal punto di vista amministrativo sia da quello finanziario. ”L’unico soggetto a trarre beneficio è stata la Banca Commerciale che avrebbe ceduto i propri impianti ad un prezzo doppio rispetto al loro valore reale.

17 febbraio 1910 In un’interpellanza al Miniostro delle Poste Paolo Bignami invita il Parlamento ad interrogarsi sull’efficacia della statizzazione:”per sapere quale programma tecnikco, finanziario, amministrativo e legislativoi intenda attuare per togliere il servizio telefonico dallo stato di disagio in cui versa e metterlo nelle condizioni di poter rispondere alle più urgenti esigenze della vita industriale, commerciale, agricola e sociale del paese”

22 Febbraio 1910 L’ex ministro Carlo Schanzer, riconoscendo che il suo governo aveva peccato di sottovalutazione della domanda telefonica nel 1907, all’atto del riscatto delle concessioni, dichiara che “se non si vogliono dare all’azienda telefonica i mezzi necessari […] non resta che una sola via d’uscita, poiché le esigenze del paese non consentono ritardi, cioè di ritornare all’industria privata”, invitando il parlamento ad assumere una posizione definitiva tra le due soluzioni possibili: concedere i finanziamenti necessari oppure ritornare all’industria privata”

31 marzo 1910 Si insedia il Governo di Luigi Luzzatti. Rimarrà in carica sino al 29 marzo 1911. Ministro delle Poste è Augusto Ciuffelli

aprile 1910 Il periodico Telegrafia e Telefonia continua l’azione di denuncia dell’impreparazione del governo nella gestione del servizio telefonico sottolienando come l’aumento del personale addetto “venne fatto per appagare ministri, senatori, deputati di tutti i colori che avevano trovato nell’azienda telefonica una nuova sorgente di energie per rafforzare i collegi elettorali o per pagare debiti di riconoscenza, anche verso bellissime aspiranti alla cuccagna telefonica”.

24 aprile-8 maggio 1910. In Francia si svolgono le elezioni legislative per la decima legislatura della Terza Repubblica. Anche questa volta vincono le sinistre conquistando la maggioranza assoluta con 334 seggi, di cui 149 seggi per il Partito repubblicano, radicale e radical socialista, 113 seggi per i repubblicani di sinistra e 72 seggi per l’Unione Repubblicana. In crescita i socialisti della SFIO con 75 seggi e i socialisti indipendenti 32 che formano un gruppo di 107 seggi  mentre le Destre conquistano solo un quarto dell’Assemblea ovvero 149 seggi di cui 129 seggi per i conservatori e 20 seggi per i liberali.

15 maggio 1910 Prima partita della Nazionale di calcio. Gli azzurri vincono all’arena di Milano contro la Francia 6 a 2.

Sul modello ungherese viene inaugurato in Italia l'"Araldo telefonico", che trasmette via-filo attraverso una rete di trecento chilometri di linee aeree. Il servizio, nel 1914 supera i 1.300 abbonati: interrotto nel 1915 durante la prima guerra mondiale, fu ripreso nel 1922 col nome di "Fonogiornale", l'anno successivo subì una nuova trasformazione del nome, in "Radioaraldo”. L'Araldo telefonico nelle intenzioni del suo imprenditore Luigi Ranieri vuole essere “non un concorrente ma un collaboratore ed un aiuto di tutti i giornali ed un eccellente mezzo di reclame per tutti gli impresa di teatri, i caffè concerti e di altri luoghi di intrattenimento”.  Inizia a Roma,  in base alla concessione rilasciata a Luigi Ranieri dal Ministero delle Poste e Telegrafi il 22 maggio 1909, il primo servizio di telefonia circolare a Roma sotto forma di giornale parlato su modello del Telefon Hirmondò ungherese. L’Araldo Telefonico viene subito percepito come sinonimo di lusso e di stravaganza, una sorta di curioso giocattolo elettronico. Inizialmente gli abbonati ricevono le trasmissioni avvicinandosi ai ricevitori impiantati nelle pareti domestiche. In seguito saranno ideate delle “stazioni portatili” che consentono di spostare il ricevitori in diversi ambienti dell’abitazione domestica. Ai ricevitori si possono applicare le cuffie “le quali mantengono appunto i ricevitori a l’altezza dell’orecchio lasciando cosi libere le mani per scrivere o per lavorare”. Alcune notizie di carattere straordinario sono annunciate mediante un segnale di allarme che consiste in “un ronzio che diviene man mano più robusto come un suono di tromba da lontano, suono non troppo alto ma che si può udire anche dalla distanza di tre camere”.In questa prima fase sino al 1916 il costo dell’abbonamento mensile è di 5 lire. La redazione al direttore giornalistico Franco Franchi affiancato dal direttore artistico Luigi Fiorino e dal redattore Luigi Cuomo de Gennaro. L'evento punta sono le audizioni dirette dai Teatri Quirino, Nazionale, Apollo e Augusteum e dai Caffè cantanti nonché dalla sala concerto dell'accademia dell'Arcadia. Si estenderà poi a nuove audizioni dirette (dal Teatro Costanzi, al Salone Margherita da Piazza Colonna alla Sala Verdi sia grazie ad accordi con le principali agenzie internazionali.

22 giugno 1910 Anche Turati sull’onda di Schanzer, interviene nel dibattito sottolineando come qualora l’amministrazione statale non avesse intenzione di investire nello sviluppo del sistema telefonico, il governo avrebbe dovuto lasciare campo libero agli imprenditori privati che “faranno quello che hanno sempre fatto, cioè eserciteranno i telefoni solo nei paesi più redditizi, sfrutteranno il paese a tutto beneficio della speculazione capitalistica, ma almeno, nel loro interesse, ci daranno un servizio più serio di quello che non sembri disposto a darci lo Stato”

30 giugno 1910 Legge 30 giugno 1910 n. 395 riserva al Governo lo stabilimento e l’esercizio degli impianti radiotelegrafici e radiotelefonici.  Approvata sotto il Governo di Luigi Luzzatti questa prima legge del parlamento in materia di radiotelegrafia e radiotelefonia stabilisce il principio dell’interesse e del controllo pubblico in materia di radio. Sono previste le concessioni a privati o enti. La competenza è dei Ministeri delle Poste e Telegrafi, della Guerra e della Marina. Istituisce una Commissione consultiva permanente per tutti gli aspetti amministrativi. In sostanza la riserva statale è motivata dall’importanza delle radiofrequenze a fini militari. Nell’articolo 1 si affermava che lo stabilimento e l’esercizio degli impianti radiotelegrafici e radiotelefonici erano riservati al Governo La legge sulla radiotelegrafi - ispirata a preoccupazioni militari dopo la guerra russo - giapponese - determina l’esercizio delle radiocomunicazioni nella sfera dei servizi pubblici sottoponendo a regime restrittivo e strettamente controllato le concessioni a società private e accentuando la concessione antidiffusiva della radio. La preoccupazione che spinse la maggioranza di allora a varare questa legge fu essenzialmente di carattere militare.

10 luglio 1910 La Commissione reale Casana insediata con regio decreto per studiare l’andamento del servizio telefonico sottolinea che “dove la telefonia è appena uscita dall’infanzia […] già si manifestano gl’indizi di una vera sete telefonica”: con tassi di crescita superiori al 15% il telefono a parere della Commissione avrebbe mantenuto questo trend di crescita anche perché le altre forme di trasmissioni del pensiero, ovvero le poste e il telegrafo, non riescono a soddisfare le esigenze della società civile italiana. Per poter concedere a tutti pari possibilità di accesso alla Rete e per dare ancor maggior impulso alla diffusione del nuovo medium, la Commissione Cesana suggerisce di introdurre gradualmente la tariffa a consumo, specialmente per favorire coloro i quali facevano un utilizzo saltuario dello strumento

Settembre 1910. Gli abbonati all'Araldo telefonico sono 100

21-25 ottobre 1910  XI Congresso socialista a Milano. Prevalgono le istanze riformiste del partito.

3 novembre 1910 Il Presidente della Repubblica Armand Fallières conferma Aristide Briand Presidente del Consiglio. Si insedia il secondo governo Briand. Rimarrà in carica sino al 2 marzo1911. Ministro dei Lavori Pubblici, delle Poste e dei Telegrafi è il repubblicano di sinistra Louis Puech.

13 novembre 1910 Viene trasmesso il primo messaggio dalla stazione radiotelegrafica di Coltano verso Massaua (ora in Etiopia). Il Re Vittorio Emanuele aprirà ufficialmente la stazione nel 1911.

24 dicembre 1910 Agli abbonati dei quotidiani romani La vita e La Tribuna viene assicurato il 50% di sconto sull'abbonamento all'Araldo telefonico.


1911

Negli anni decisivi per lo sviluppo della telefonia in Italia tra il febbraio 1906 e il marzo 1911 si sono succeduti ben quattro governi con altrettanti ministri delle poste di orientamenti diversi, “troppi per potere risolvere un problema di questo genere”: il primo breve governo Sonnino con Alfredo Baccelli, il terzo governo Giolitti (il più lungo tra maggio 1906 e dicembre 1909) con  lo statalista Carlo Schanzer, il secondo breve governo Sonnino con il liberista Ugo di Sant'Onofrio del Castillo e il governo Luzzatti (in carica per quasi un anno) con il liberista Augusto Ciuffelli. In carica dal marzo 1911, il quarto governo Giolitti ritrova un ministro statalista con Teobaldo Calissano: sarà il solo a proporre un piano di investimenti e di sviluppo del servizio telefonico a lungo termine, dopo aver osservato come  questa continua alternanza di orientamenti si sia rivelata particolarmente dannosa per l’amministrazione statale perché ogni nuovo governo interrompe i lavori avviati dalla legislatura precedente, contribuendo così a rallentare il processo di ammodernamento della rete: l’esitanza naturale fra favorevoli al rinnovo delle concessioni ai privati e nazionalizzatori impedisce all’amministrazione pubblica di adottare una visione strategica di lungo periodo   

Il 1911 è l’anno delle celebrazioni del primo “giubileo della patria”, il cinquantenario dell’Italia Unita che lo Stato nazionale monarchico e liberale celebra con grande solennità all’apice dell’età giolittiana in un periodo di stabilità e crescita ma in un clima di grande divisione fra gli italiani . Per i cattolici il 18 marzo 1911 è una giornata di lutto nazionale. Per i socialisti una bugia, perché la patria non esisteva ancora per il proletariato. Per La Voce esistono Le due Italie descritte da Giustino Fortunato “delle quali una tutta ricca, tutta sana, tutta colta, tutta progredita, tutta civile; l’altra tutta povera, tutta segregata, tutta malarica, tutta analfabeta, tutta arretrata, tutta barbara”.

Dopo due fallimenti negli anni Novanta, nasce sull’esempio del Telefon Hirmondò, a Newark negli Stati Uniti il servizio di telefonia circolare Telephone Herald, primo esempio di “giornale telefonico”, per iniziativa di alcuni uomini d’affari di Wall Street che costituiscono La New Jersey Telephone Herald Company

1911

1911 Aldo Palazzeschi pubblica Il Codice di Perelà,  romanzo futurista scritto negli anni1908-1910 e pubblicato dalle Edizioni futuriste di "Poesia". Lo stile è sorprendente essendo estremamente esplicito e complicato al tempo stesso. Il libro si presenta come un'opera teatrale, dove il protagonista, Perelà, passa attraverso gli eventi manifestando pochissime reazioni, il cui valore viene implicitamente rimandato, attraverso i dialoghi dei co-protagonisti, al giudizio del lettore. "Il Codice" è un testo che va vissuto e che si presenta a mutevoli interpretazioni nel corso delle varie letture nella vita.

1911 Arnoldo Mondadori  pubblica il primo libro e la prima collana, La lampada, e nel 1912 diviene una società per azioni. Durante la prima guerra mondiale pubblicherà giornali destinati alle truppe al fronte fra cui La Tradotta.

gennaio 1911 Il periodico Telegrafia e Telefonia denuncia “il parassitismo telefonico” che si presenta in varie forme: importunare un abbonato chiedendo di poter telefonare, utilizzare gratuitamente il telefono di un locale pubblico o , nel caso di navi e alberghi sottoscrivere un numero limitato di abbonmamenti e poi collegare a questi centinaia di apparecchi telefonici. Come la “corrispondenza vana”, ovvero l’uso del telefono per chiacchierare e per intrattenere relazioni sociali, il parassitismo è descritto come un “abuso [che] non potrà più sussistere , una volta abolito l’attuale regime a forfait”

25 gennaio 1911 Il ministro Augusto Ciuffelli riconoscendo una fase di stallo nello sviluppo del telefono a causa degli insufficienti stanziamenti previsti dalla Legge 420 del 1908, presenta il DDL n. 758 per l’ampliamento della rete telefonica nazionale e stabilimento di nuove comunicazioni internazionali.  

2 marzo 1911  Il Presidente della Repubblica Armand Fallières nomina il repubblicano radicale Ernest Monis Presidente del Consiglio. Si insedia il governo Monis. Rimarrà in carica sino al 29 giugno 1911 Ministro dei Lavori Pubblici, delle Poste e dei Telegrafi è il laico Charles Dumont. Sottosegretario di Stato alle poste e ai Telegrafi diventa il repubblicano radicale Charles Chaumet.

17 marzo 1911 Sindaco di Torino Teofilo Rossi e ministro delle finanze Luigi Facta inaugurano a Torino l’Esposizione internazionale delle Industrie e del Lavoro a 50 anni dalla proclamazione del Regno d’Italia. Manifestazioni parallele a Firenze e a Roma

30 marzo 1911 Si insedia il Quarto Governo Giolitti. Rimarrà in carica sino al 21 marzo 1914. Teobaldo Calissano diventa Ministro delle Poste e Telegrafi

3 giugno 1911 Il ministro delle Poste e Telegrafi Teobaldo Calissano ritiene che sia giunto il momento di porre fine “ad uno stato di cose, per il quale ai numerosissimi cittadini che chiedono il telefono si risponde con rinnovate ripulse, alle quali l’Amministrazione si trova costretta […] E’ tempo che abbiano fine queste ripulse che oso chiamare scandalose”

Per la prima volta l’Amministrazione cerca di risistemare complessivamente il servizio telefonico con un intervento strutturale partendo dall’approvazione del ddl del suo predecessore Ciuffelli, giudicandolo peraltro insufficiente 

27 giugno 1911 Il Presidente della Repubblica Armand Fallières nomina il radicale Joseph Caillaux Presidente del Consiglio. Si insedia il Governo Caillaux. Rimarrà in carica sino al 14 gennaio 1912 Ministro dei Lavori Pubblici, delle Poste e dei Telegrafi è il repubblicano socialista Jean-Victor Augagneur. Sottosegretario di Stato alle poste e ai Telegrafi rimane il repubblicano radicale Charles Chaumet.

6 luglio 1911 In virtù della legge n. 677 Cuffelli, comuni e province possono ottenere la precedenza sulla realizzazione dei collegamenti telefonici, a patto di anticipare l’intera somma occorrente alla costruzione della linea richiesta, data l’incapacità del governo di far fronte alle necessità comunicative del paese e “del bisogno che tutti sentono di avere il servizio telefonico…”.

Ai problemi finanziari e di gestione da parte dell’amministrazione statale si aggiungono altri fattori che determinano il fallimento della prima nazionalizzazione del telefono in Italia. Da un lato le linee rimangono a lungo occupate a causa della tariffa a forfait che induce gli abbonati ad utilizzare il proprio apparecchio con grande frequenza. Dall’altro la tariffa fissa ha un costo elevato che deprime la domanda

Scoppia la guerra italo-turca. L’impero ottomano al cui fianco combattono le popolazioni locali, è ormai stremato dalle disgregazioni interne e dagli attacchi esterni: questa fragilità agevola l’offensiva italiana in Tripolitania e in Cirenaica

5 ottobre 1911 il Corpo di spedizione italiano sbarca a Tripoli, in  Libia, dando così avvio al conflitto italo-turco. Rovescio militare italiano nello scontro di Sciara Sciat a causa del quale le truppe italiane inaspriscono le operazioni successive arrivando a condurre rappresaglie anche contro la popolazione araba.

15-18 ottobre 1911 XII Congresso socialista (straordinario) a Modena, Prevalgono le istanze riformiste del partito.

23 ottobre 1911 Ritardato da una battaglia legale intentata dalla compagnia telefonica di New York che rivendica il monopolio sui servizi di radiofonia, inizia le proprie trasmissioni il Newark Telephone Herald, primo servizio di telefonia circolare oltre Oceano centrato sull’informazione seguendo il successo dell’Telefon Hirmondò a Budapest.. Uno spazio notevole è riservato alle notizie di borsa, ma anche alla moda, allo sport, ai programmi per bambini e alla musica.. A soli tre mesi dall’avvio ha già conquistato 5 mila abbonati. Ma ciononostante la società fallisce a causa degli ingenti spese iniziali per la costruzione della rete e l’impoossibilità di raggiungere una massa critica di abbonati in tempi brevi e anche della cattiva qualità di ricezione del segnale sia musicale che delle parole, provocando numerose disdette da parte degli abbonati. Si scontrerà infine bben presto dal 1916 con la radio music box progettata nel 1916 dal telegrafista David Sarnoff.

5 novembre 1911 l’Italia dichiara l’annessione della Libia.

Marconi visita nell’autunno 1911 le colonie italiane in Africa per sperimentare i collegamenti a lunga distanza con la stazione di Coltano; in particolare è a Tripoli da poco occupata dalle truppe italiane dove effettua in collaborazione con Luigi Sacco, comandante della locale stazione radio, alcuni esperimenti di collegamento radio con Coltano, che danno impulso all'allestimento da parte dell'arma del Genio del primo servizio di radiotelegrafia militare su larga scala

31 dicembre 1911 Secondo le carte processuali relative al primo fallimento del servizio nel 1917 gli abbonati all’Araldo telefonico risulterebbero solo 120.








1912

Iniziano le proteste degli utenti contro i disagi e i lunghi tempi di attesa degli abbonati per effettuare le conversazioni telefoniche ma anche fra gli aspiranti abbonati per ottenere l’allacciamento alla rete telefonica. A Milano sorge la prima associazione di utenti allo scopo di “reclamare dal Governo tutte quelle provvidenze che sono richieste da questo importantissimo servizio pubblico” Tali lamentale nei confronti dell’inefficienza dell’amministrazione telefonica statale saranno decisive nell’indirizzare la pubblica opinione a richiedere un ritorno della gestione privata

Dopo la campagna di Libia l’Italia indirizza nel corso del 1912 la sua azione militare nell’Egeo. 

Decine sono le stazioni radiotelegrafiche di Marconi in tutto il mondo: hanno salvato migliaia di persone in mare grazie alla loro presenza a bordo delle navi.

14 gennaio 1912 Il Presidente della Repubblica Armand Fallières nomina il repubblicano democratico Raymond Poincaré Presidente del Consiglio. Si insedia il primo Governo Poincaré. Rimarrà in carica sino al 21 gennaio 1913. Ministro dei Lavori Pubblici, delle Poste e dei Telegrafi è il giornalista repubblicano moderato Jean Dupuy, già direttore del Petit Parisien. Sottosegretario di Stato alle poste e ai Telegrafi rimane il repubblicano radicale Charles Chaumet.

15 Aprile 1912  Il transatlantico Titanic, gioiello della marina inglese, affonda nell'Atlantico; viene usato per la prima volta il segnale SOS dagli operatori della Marconi Co; 740 superstiti, 1618 morti.

Maggio 1912 Truppe italiane occupano  le isole del Dodecaneso

5 maggio- 22 luglio  1912 Quinte Olimpiadi moderne a Stoccolma. L’Italia è 11esima su 28 nazioni con 3 ore 1 argento e 2 bronzi
8 maggio 1912 Per iniziativa di emigrati ungheresi nasce la Famous Players Film Company. Fondendosi con la Lasky Feature show Company darà vita nel 1914 alla Paramount Pictures Corporation 

25 maggio 1912 In Italia con la riforma elettorale viene introdotto il suffragio universale maschile a tutti i cittadini maggiori di 21 anni (anche analfabeti se maggiori di 30 anni). Grazie alla riforma il numero degli aventi diritto al voto passa da poco più di 3,3 milioni a più di 8,6 milioni, pari al 24% della popolazione. La riforma elettorale approvata è il prezzo che Giolitti deve pagare ai socialisti riformisti di Leonida Bissolati per l'appoggio ottenuto durante la guerra di Libia

8 giugno 1912  Per iniziativa di Carl Laemmle nasce la Universal Pictures Corporation.

Luglio 1912 L’attacco delle truppe italiane viene portato al cuore della flotta militare turca direttamente nello stretto dei Dardanelli.

7-10 luglio 1912 XIII Congresso socialista a Reggio Emilia. Prevalgono le istanze rivoluzionarie del partito. La vittoria dei8 massimalisti favorisce l’espulsione di alcuni componenti della frazione riformista che andranno a fondare il PSRI. E’ la prima scissione socialista di una lunga serie. Nasce il Partito Socialista Riformista di Leonida Bissolati. Mussolini viene nominato direttore de l’Avanti!

1912 Marconi inventa il rotogap.  Nel 1912 rivelare segnali radiotelegrafici con un ricevitore a detector non era cosa facile mancando ancora un rivelatore. Per questo Marconi inventa un primo sistema per modulare la portante a radiofrequenza per renderla così udibile all'atto della ricezione radiotelegrafica, il rotogap. I trasmettitori all'epoca sono a  scintilla. Essa veniva fatta scoccare fra le punte o le due sfere di uno spinterometro maggiore era la distanza fra le punte o le sfere fra cui scoccava la scintilla (la quale ogni volta che scoccava generava impulsi di radiofrequenza) maggiore era la potenza del trasmettitore. Marconi decide di far ruotare lo scoccare di queste scintille attraverso un commutatore rotante (detto appunto rotogap) azionato da un motore elettrico e poter variare la velocità di rotazione a piacimento variando così la frequenza della nota radiotelegrafica ascoltata dal corrispondente. Questo primitivo sistema di modulare la portante a radiofrequenza si realizza in questo modo:  facendo funzionare a velocità sostenuta il Rotogap il corrispondente ascolta una nota più acuta. Quando invece il Rotopgap ruota più lentamente l'ascolto della nota da parte del corrispondente ha un tono più grave.

13 agosto 1912 Approvazione negli Stati Uniti della prima legge sulla radiofonia il cosiddetto Radio Act An Act to regulate Radio Communication. Basta una licenza per gestire una stazione radioelettrica. La competenza è del Secretary of Commerce and Labour.  L’uso delle radiofrequenze è immaginato per la telegrafia e la telefonia senza fili e l’accento è posto sull’uso delle comunicazioni radio per le emergenze. Nascono le grandi corporation prima fra tutte At&t, RCA. Furono concesse fino al 1916 circa 8.500 licenze di trasmissione per lo più nei college e nelle università e questo fu possibile per l’estensione del territorio americano che consentiva un più ampio sfruttamento delle bande Lo stesso giorno la General Electric a Schenectady inizia la sperimentazione di trasmissioni radio ottenendo due licenze sperimentali
1912 Giolitti modifica la convenzione del 1904 con Marconi poi sostituita nel 1916 da nuovi accordi

18 ottobre 1912 A Losanna viene firmata la pace con la Turchia.. Con il Trattato di Ouchy la Turchia conserva la sovranità formale sulla Libia ma demanda all'amministrazione italiana il controllo, anche militare, della fascia costiera tra Zuara e Tobruk.

31 dicembre 1912 Gli abbonati all'Araldo telefonico salgono a 1100. Secondo un elenco conservato fra le carte di un giornalistica gli abbonati all’Araldo telefonico risulterebbero invece solo 800 e sarebbero in maggioranza di estrazione nobiliare o provenienti dagli ambienti politici romani. Il servizio rivolto ad un pubblico élitario esclude “la cronaca nera e il fattaccio in genere”

1913

A cinque anni dalla nazionalizzazione, il telefono, più che un servizio pubblico facilmente accessibile, rimane un bene scarso e chi lo possiede deve continuare a ritenersi un privilegiato. In Italia dilagano fenomeni come i lunghi tempi di attesa per accedere alla telefonia interurbana e internazionali o come il bagarinaggio per accaparrarsi di un allacciamento  a fronte delle circa 3 mila domande che non riescono ad essere evase. Due disegni di legge del ministro delle Poste Teobaldo Calissano mirano ad una sistemazione definitiva sia delle reti telefoniche urbane sia di quelle interurbane per le quali il ministro propone “un vero e proprio piano regolatore” di carattere strutturale: da un lato la “pupinizzazione” dei cavi che avrebbe permesso una migliore amplificazione del segnale, dall’altro la costruzione di una “grande arteria che si può considerare la colonna vertebrale della rete nazionale” che avrebbe collegato il nord con il sud

Con le elezioni di ottobre Giovanni Giolitti ottiene una chiara vittoria elettorale anche se il Partito Socialista registra una sensibile avanzata. . Ciò è reso possibile dal Patto stipulato da Giolitti con i cattolici di Gentiloni.. Dall’alleanza fra il filone risorgimentale e i cattolici nasce alla fine del 1912 un nuovo partito liberale sotto la guida di Giolitti.   Pio X alla vigilia delle elezioni del 1913 incarica uno dei massimi dirigenti della Azione Cattolica, il conte Vincenzo Ottorino Gentiloni,  di passare al vaglio i candidati, e far dare i voti dei cattolici a quelli di loro che promettano di negare il proprio sostegno all'approvazione di leggi anticlericali. Da parte loro, Giolitti e vari esponenti della classe politica che aveva governato il Regno d'Italia  nel suo primo sessantennio di vita, desiderano bloccare l'avanzata del Partito Socialista che si riteneva avrebbe riscosso molti consensi nel mondo operaio. Giolitti prende perciò l'iniziativa di rivolgersi all'Unione Elettorale Cattolica (UECI) di Gentiloni Il Patto Gentiloni, pertanto, porta alla fusione tra il filone risorgimentale ed il filone cattolico largamente maggioritario nel paese. Dato il sistema elettorale - uninominale  e  maggioritario -, il vincolo di appartenenza partitica è molto debole. Per tale ragione il patto consiste in un elenco di 7 punti che ogni candidato doveva sottoscrivere qualora desiderasse il voto dei cattolici.  I sette punti politici del Patto Gentiloni sono: difesa delle congregazioni religiose, difesa della scuola privata, difesa dell’istruzione religiosa nelle scuole pubbliche, difesa dell’unità della famiglia, difesa del "diritto di parità alle organizzazioni economiche e sociali, indipendentemente dai principi sociali e religiosi ai quali esse s’ispirino", salvaguardia di una migliore applicazione dei principi di giustizia nei rapporti sociali, conservazione e rinvigorimento “delle forze economiche e morali del paese”, per un incremento dell’influenza italiana in campo internazionale. Questi punti sono inseriti anche nell'accordo fondativo (raggiunto nel 1912) del Partito Liberale.

1913

1913 Esce I vecchi e i giovani romanzo di Luigi Pirandello E’ un romanzo sociale di ambientazione siciliana. È la Sicilia dei sanguinosi moti dei "Fasci" del 1893, sconvolta dalle lotte di classe, con i clericali da un lato, tesi ad impedire il consolidamento del nuovo regime liberale, e la classe dirigente dall'altro, che disperde nel disordine morale i sacrifici e i meriti acquisiti. Più che casi individuali, i personaggi del romanzo interpretano i diversi aspetti della complessa situazione storica che stanno vivendo. I personaggi rappresentano un contrasto di concezioni e di ideali che si risolve nel contrasto tra due generazioni: quella che ha fatto l'Unità e che vede perduta l'eredità del Risorgimento, e quella più giovane, che nel gretto conservatorismo dei padri scorge solo la difesa di interessi reazionari. Ne I vecchi e i giovani l'autore esprime un giudizio storico molto severo sul processo di riunificazione dell’Italia e dello stato nato da essa. Non a caso Salinari, analizzando questo romanzo, parla di tre “fallimenti collettivi” riferendosi al Risorgimento, come moto generale di rinnovamento del nostro paese, all'unità, come strumento di liberazione e di sviluppo delle zone più arretrate e in particolare della Sicilia e dell'Italia meridionale, e al socialismo, che avrebbe potuto essere la ripresa del movimento risorgimentale. Questi fallimenti si sovrappongono poi a quelli “individuali” «dei vecchi che non hanno saputo passare dagli ideali alla realtà e si trovano a essere responsabili degli scandali, della corruzione e del malgoverno dei giovani».

1913 Negli Stati Uniti una seconda dimostrazione di diffusione musicale, che suscitò enorme interesse, viene effettuata  per opera del dott. Hans Bredow, direttore commerciale della società tedesca Telefunken

1913 In Belgio sono effettuate trasmissioni via radio con frequenza settimanale: ogni sabato pomeriggio, vengono irradiati concerti misti sia dal vivo che con l’ausilio del grammofono

21 gennaio 1913 Il Presidente della Repubblica Armand Fallières alla fine del suo mandato richiama Aristide Briand nominandolo Presidente del Consiglio. Si insedia il Terzo Governo Aristide Briand. Rimarrà in carica sino al 18 febbraio. Ministro dei Lavori Pubblici, delle Poste e dei Telegrafi rimane il giornalista repubblicano moderato Jean Dupuy. Sottosegretario di Stato alle Poste e ai Telegrafi il repubblicano radicale Charles Chaumet.

8 febbraio 1913 In occasione della presentazione del ddl n.1300, vengono denunciati i gravi ritardi nell’assolvere alle richieste di allacciamento dei nuovi abbonati causati sia dall’impossibilità di reperire i fondi necessari, sia dalla deficiente gestione della rete, sia infine dall’inattesa esplosione della domanda telefonica e si denunciano pratiche illecite quali il fenomeno di bagarinaggio dei collegamenti telefonici grazie al quale “il posto d’abbonato viene venduto al miglior offerente”   

17 febbraio 1913 Il repubblicano democratico di centro Raymond Poincaré è eletto Presidente della Repubblica al secondo con 482 voti pari al 56% dei suffragi contro 296 voti al candidato ufficiale del fronte repubblicano Pams sostenuto da Clémenceau e 69 voti al socialista Édouard Vaillant. Rimarrà in carica sino al 18 febbraio 1920.

18 febbraio 1913 Il Presidente della Repubblica Raymond Poincaré conferma Aristide Briand Presidente del Consiglio. Si insedia il Quarto Governo Aristide Briand. Rimarrà in carica sino al 22 marzo. Ministro dei Lavori Pubblici, delle Poste e dei Telegrafi rimane il giornalista repubblicano moderato Jean Dupuy. Sottosegretario di Stato alle poste e ai Telegrafi rimane il repubblicano radicale Charles Chaumet.

20 febbraio 1913 In occasione della Presentazione del ddl n. 1319, in base alle denunce di gravi ritardi dell’operato governativo da parte dei grandi utilizzatori del telefono quali commercianti, esercenti e industriali, e all’incomprtensione del suo valore strategico per alcuni settori produttivi quali grandi e piccoli istituti bancari, commerciali e giornalistici, e a causa dei gravi ritardi con cui in Italia si ottengono le conversazioni telefoniche, queste categorie chiedono al governo di adoperarsi affinchè il telefono diventi uno strumento più certo e più celere per avere la fondata sicurezza di poter contattare fornitori e clienti anche stranieri in ogni ora della giornata evitando prolungati tempi di attesa sia per ottenere la linea sia per ichiedere all’amministrazione telefonica di essere allacciati alla rete. A causa dei malfunzionamenti e dei ritardi con cui si ottengono le comunicazioni telefoniche, molti abbonati preferiscono di conseguenza utilizzare il vecchio telegrafo, mezzo meno pratico ed evoluto, ma più sicuro e in taluni casi anche più veloce del telefono circondando quest’ultimo di un’aura d’inefficienza e conseguentemente di scarsa utilità..

20 marzo 1913 A poco più di un mese dalla sua presentazione il ddl n. 1300 dell’8 febbraio 1913 sulle reti urbane presentato dal ministro Calissano viene tramutato nella Legge n. 254. Prevede lo stanziamento di ben 700 milioni di lire in dodici anni per l’acquisto e l’istallazione di nuove centrali telefoniche automatiche e per la costruzione di reti sotterranee. Lo stesso giorno viene convertito nella legge n. 253 un secondo disegno, il DDL n. 1319 del 20 febbraio 1913 che mira invece alla sistemazione e all’ampliamento delle reti interurbane e internazionali gestite dallo Stato

La grande arteria, prevista tutta in cavo interrato, avrebbe seguito la direttrice Napoli-Roma-Firenze-Bologna con diramazioni a Venezia verso est e a Milano verso ovest (da Milano avrebbe poi usufruito di nuovi collegamenti con Torino e Genova e da Firenze con Livorno)  e sarebbe costata 23 milioni di lire, ovvero buona parte dei 54,5 milioni richiesti dal ddl per la sistemazione della rete interurbana. In definitiva il Parlamento nel 1913 stanzierà complessivamente una cifra di 124,5 milioni di lire per risistemare l’intero servizio telefonico e tentare di risolverne la crisi

22 marzo 1913 Il Presidente della Repubblica Raymond Poincaré nomina il repubblicano democratico Louis Barthou Presidente del Consiglio. Si insedia il Governo Barthou. Rimarrà in carica sino al 2 dicembre 1913. Cambia il ministero di competenza. Ministro del Commercio, dell'Industria, delle Poste e dei Telegrafi è il radical socialista Alfred Massé.

24 maggio 1913 Prime trasmissioni internazionali di radiotelefonia circolare. Gli abbonati londinesi al servizio ascoltano il Tristan und Isolde direttamente dall’Opéra di Parigi mentre nella stessa sera gli abbonati parigini ricevono lo spettacolo del teatro Alhambra di Londra.

22 giugno 1913 Prosegue il dibattito parlamentare con le denunce dei lunghi tempi di attesa perché le linee telefoniche sono poche e sovrautilizzate: “chi è di loro – si chiede un parlamentare - che non ha dovuto aspettare due o tre ore, e persino talvolta tutta la giornata, per poter telefonare? Orbene se si va a Ginevra, a Zurigo, a Berlino, a Monaco, il tempo per aspettare la telefonata è in media di 10 minuti e rarissima ente, in condizione speciale, nei momenti di massimo traffico, si può arrivare a 20 minuti”

1-3 Agosto 1913 Al Congresso naturalista di Vienna del 1913, Arthur Korn mostra la prima trasmissione di una registrazione cinematografica.

28 settembre 1913 Francesco Tedesco assume ad interim il ministero delle Poste e Telegrafi

26 ottobre - 2 novembre 1913 Si svolgono le elezioni per la XXIVma Legislatura, la diciasettesima del Regno d’Italia. Sono le prime elezioni a suffragio universale maschile (introdotto il 25 maggio 1912), con l'ormai tradizionale collegio uninominale a doppio turno. Cessato il non expedit, grazie all’accordo stipulato fra Giolitti e Gentiloni per contrastare l’avanzata dei socialisti, i cattolici possono prendere parte al voto e sono sollecitati a sostenere i candidati giolittiani che si impegnino contro misure anticlericali ovvero che presentino un programma liberale in linea con i dettami e con le necessità della Chiesa Cattolica.

Oltre 5 milioni e 100 mila elettori partecipano al voto sugli 8 milioni e 672 mila aventi diritto. Contrariamente alle aspettative dello statista piemontese, la maggioranza governativa subisce una drastica riduzione: da 370 a 307 seggi (secondo altri computi la maggioranza contava appena 291 deputati su 508 seggi in palio). Dentro la maggioranza governativa i risultati sanzionano peraltro il grande successo del Patto fra Giolitti e Gentiloni: il Partito liberale ottiene il 51 % dei voti e 260 eletti (che in gran parte hanno sottoscritto gli accordi del Patto Gentiloni). Il Partito Democratico Costituzionale erede della destra storica conquista il 4,8% e 40 seggi. Il Partito Socialista Riformista Italiano con il 2,6% vede eletti 21 deputati.  I socialisti del PSI con il 7,5% raddoppiano, arrivando a 58 seggi insieme ai Socialisti indipendenti e sindacalisti (0,8%). Anche i radicali ottengono un ottimo risultato: passano, infatti, da 51 a 73 seggi diventando la seconda forza politica con l’8,6% e, sia pure gradualmente, cominciano a maturare una posizione più critica nei confronti del presidente del Consiglio, facendogli rilevare, già in sede di voto di fiducia (362 voti favorevoli, 90 contrari e 13 astensioni), di essere determinanti, quanto ad apporto numerico, per le sorti dell'esecutivo. Repubblicani e repubblicani indipendenti complessivamente no superano il 2,1% conquistando 17 seggi. Entrano invece oltre a quelli eletti nelle file liberali, anche 34 deputati cattolici non aderenti al Partito Liberale che conquistano un lusinghiero 4,5% e infine 5 deputati nazionalisti con lo 0,6%. Altre liste pur conquistando complessivamente il 17,5% non conquistano seggi in Parlamento

24 novembre 1913 Gaspare Colosimo diventa Ministro delle Poste e Telegrafi

Inverno 1913 Prima sperimentazione di una centrale di commutazione automatica Siemens  istallata ai Prati di Castello presso Roma.

22 dicembre 1913 Il Presidente della Repubblica Raymond Poincaré nomina il radicale Gaston Doumergue Presidente del Consiglio. Si insedia il primo Governo Doumergue. Rimarrà in carica sino al 2 giugno 1914. Ministro del Commercio, dell'Industria, delle Poste e dei Telegrafi sono il radical socialista  Louis Malvy e dal 17 marzo 1914 il radicale indipendente  Raoul Péret

31 dicembre 1913 Secondo le carte processuali relative al primo fallimento del servizio nel 1917 gli abbonati all’Araldo telefonico risulterebbero solo 820.





1914

A sette anni dalla legge di riscatto, pesa negativamente sull’amministrazione pubblica in materia telefonica, il persistente fallimento della perequazione nord-sud Persistono infatti forti squilibri territoriali. In termini di densità nel 1913-14 il compartimento di Napoli comporta 0,99 apparecchi per 1000 abitanti e quello di Palermo 0,96 apparecchi a fronte di 6,63 apparecchi a Genova, 4,47 a Milano, 3,80 a Roma, 3,17 a Torino, 2,88 a Firenze, 2,43  a Bologna  e 2,22  a Venezia. Le città meridionali mantengono densità telefoniche decisamente inferiori rispetto a quelle dei centri urbani settentrionali sia nelle reti gestite dall’amministrazione pubblica sia in quelle delle società private: tra le prime trenta reti urbane con maggiore densità telefonica nessuna si trovcaal di sotto di Civitavecchia .

Sul piano politico cade il governo Giolitti in seguito dell’uscita dall’esecutivo del gruppo radicale. Si insedia il governo Calandra con reggente alle poste un liberista dichiarato come Vincenzo Riccio che interrompe l’intervento strutturale avviatoi per la risistemazione della telefonia avviato dal suop predecessore Calissano, mentre iniziano a farsi sentire gli effetti della crisi internazionale generata dal crollo finanziario del mercato statunitense e quelli del debito accumulato per la guerra di Libia del 1911-1912.    

Alla vigilia della I Guerra Mondiale la società italiana è divisa tra neutralisti e interventisti.


1914

20 febbraio 1914 Con decreto ministeriale a causa del mancato pagamento dei canoni ministeriali viene revocata a Luigi Ranieri la concessione per il servizio di telefonia circolare. Grazie ad un intervento della Regina Elena Ranieri ottiene dal ministro delle Poste una riduzione dei canoni dovuti, a patto che l’Araldo saldasse tutte le pendenze arretrate ma Ranieri si rifiuta di scendere a patti con il Governo

17 Marzo 1914 - Marconi vince una causa civile a New York sulla priorità della sua invenzione: è lui l'inventore del "wireless" Dopo gli studi sperimentali sulla Radiotelefonia utilizza la valvola termoionica di Fleming (triodo) per trasmettere con successo suoni. Si può dire che in un certo senso Marconi dia così inizio alla radiofonia.

21 marzo 1914 Si insedia il  Primo Governo Antonio Salandra. Rimarrà in carica sino al 5 novembre 1914. Vincenzo Riccio è Ministro delle Poste e Telegrafi

28 marzo 1914 Viene organizzato a Bruxelles, nel castello reale di Laeken un concerto dedicato alla regina Elisabetta, fervente ammiratrice delle nuove invenzioni.

18 aprile 1914 Esce il film Cabiria di Giovanni Pastrone con sceneggiatura di Gabriele D’Annunzio e protagonista Bartolomeo Pagano

26-29 aprile 1914 XIV Congresso socialista ad Ancona. Prevalgono le istanze rivoluzionarie del partito. Dichiarazione di opposizione alla prima guerra mondiale.

26 aprile-10 maggio 1914. In Francia si svolgono le elezioni legislative per la Undicesima legislatura della Terza Repubblica Sono caratterizzate dall’Union Sacrée. Prima forza parlamentare è il  Partito repubblicano, radicale e radical-socialista che conquista 195 seggi, seguito dai socialisti della SFIO Section française de l'Internationale ouvrière con 102 seggi, dall’Unione repubblicana con 88 seggi, dai Repubblicani di sinistra con 66 seggi, dal gruppo misto di non iscritti con 51 seggi, dalla Federazione Repubblicana con 37 seggi, dal Partito repubblican-socialista con 24 seggi, da Azione Liberale con 22 seggi e da altri deputati di destra con 15 seggi.

1914 Gli esperimenti continuano fino allo scoppio del primo conflitto mondiale. Ragioni di sicurezza militare imporranno alle nazioni belligeranti di ordinare la chiusura di tutte le stazioni; le apparecchiature trasmittenti verranno requisite dalle autorità e gli esperimenti potranno riprendere solo qualche tempo dopo la fine delle ostilità

4 giugno 1914 Il governo, interrogato dal Parlamento “per conoscere se non creda opportuno di attuare la graduale assunzione di tutto il servizio telefonico da parte dello Stato” risponde che un tale provvedimento complessivo avrebbe imposto “notrevoli nuovi stanziamenti di fondi da parte dello Stato, cosa che […] non sembra consigliabile nel momento attuale”

7 giugno  1914 Settimana rossa Ad Ancona l’uccisione di tre manifestanti da parte della polizia nel corso di una manifestazione antimilitarista scatena agitazioni a carattere insurrezionale, soprattutto in Romagna e nelle Marche.

9 giugno 1914 Il Presidente della Repubblica Raymond Poincaré nomina il repubblicano Alexandre Ribot Presidente del Consiglio. Si insedia il quarto Governo Ribot. Rimane in carica solo tre giorni. Ministro del Commercio, dell'Industria, delle Poste e dei Telegrafica è il radicale di sinistra Marc Réville

12 giugno 1914 Il governo Salandra esaminando le voci della spesa da tagliare per fsar fronte al debito accumulato per la guerra di Libia, sottolinea come “bisogna rinunciare a quelle statizzazioni che praticamente dimostrano essere lo Stato un cattivo industriale; basti l’esempio del servizio telefonico; mentre l’industria privata cerca i clienti, lo Stato li respinge. Da anni migliaia di cittadini a Milano, Roma, Napoli chiedono invano di potere, pagando, essere servitiu dal telefono” 

13 giugno 1914 Il Presidente della Repubblica Raymond Poincaré nomina il repubblicano socialista René Viviani Presidente del Consiglio. Si insedia il primo Governo Viviani. Rimarrà in carica sino al 26 agosto 1914. Ministro del Commercio, dell'Industria, delle Poste e dei Telegrafica è il repubblicano democratico Gaston Thomson

28 giugno 1914 Assassinio a Sarajevo dell’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo erede al trono d’Austria da parte di un irredentista serbo uccide a Sarajevo. Il governo austriaco, chiedendo alla Serbia un atto di riparazione molto pesante in termini politici, innesca le vicende che porteranno allo scoppio del primo conflitto mondiale.

28 luglio 1914 L'Austria dichiara guerra alla Serbia. Scoppia la prima guerra mondiale

2 agosto 1914 L’Italia proclama la sua neutralità nel conflitto. Contrari all’entrata in guerra del Paese sono i socialisti  e i cattolici. I giolittiani sono neutralisti. Favorevoli all’intervento risultano, invece, alcune minoranze politiche irredentiste e i grandi gruppi industriali che presagiscono grandi profitti dalle commesse belliche. Mussolini inizialmente si dichiara per la neutralità asssoluta.

3 agosto 1914 L’esercito tedesco invade il Belgio provocando la reazione della Francia e dell’Inghilterra: è l’inizio della I Guerra Mondiale.

26 agosto 1914 Il Presidente della Repubblica Raymond Poincaré conferma il repubblicano socialista  René Viviani Presidente del Consiglio. Si insedia il secondo Governo Viviani. Rimarrà in carica sino al 29 ottobre 1915. Ministro del Commercio, dell'Industria, delle Poste e dei Telegrafica è il repubblicano democratico Gaston Thomson

Estate-autunno 1914 Una commissione di sorveglianza sugli impianti telefonici a commutazione automatica decide di realizzare un’inchiesta fra gli utenti. Su 756 abbonati il 95% si dichiara ampiamente soddisfatto del servizio automatico e semiautomatico.

1-5 Settembre 1914 Francesi e inglesi arrestano l’offensiva tedesca sulla Marna. Inizia una lunga ed estenuante guerra di trincea

3 settembre 1914 Giacomo Della Chiesa diventa papa con il nome di Benedetto XV

autunno 1914 Maria Luisa Boncompagni inizia a presentare i programmi dell'Araldo telefonico e a leggere i notiziari informativi dell'Agenzia Stefani.  Si occupa anche di riscuotere personalmente il canone degli abbonati morosi. Ranieri scrittura per l'Araldo il monaco francescano Carmelo da Petrella Liri e il marionettista Vittorio Podrecca.

5 novembre 1914 Si insedia il secondo Governo Salandra. Rimarrà in carica sino al 18 giugno 1916.Vincenzo Riccio rimane Ministro delle Poste e Telegrafi

15 novembre 1914. Mussolini fonda il Popolo d’Italia per sostenere la necessità dell’intervento italiano in guerra contro l’Austria ritenendo che la guerra sia necessaria per abbattere il militarismo e l’autoritarismo degli imperi centrali e creare le condizioni per la rivoluzione sociale

30 dicembre 1914 Salandra nomina Marconi senatore a vita del Regno d’Italia fautore dell’intervento in guerra  fianco dell’Intesa

31 dicembre 1914  Gli abbonati all'Araldo telefonico si attestano secondo Ranieri intorno a 1350 unita. Secondo invece le carte processuali relative al primo fallimento del servizio nel 1917 gli abbonati all’Araldo telefonico risulterebbero in calo a 730.



1915

La fragilità delle legislature tra il terzo e il quarto governo Giolitti pregiudica il buon esito della statizzazione dei telefoni in Italia, impedendo alla classe politica di assumere quelle decisioni di lungo corso indispensabili al buon andamento del servizio, e alla amministrazione statale che ha la sfortuna di avocare a sé la telefonia in un periodo sfavorevole dal punto di vista politico-economico, di possedere la necessaria preparazione tecnica e gestionale per condurre in maniera uniforme e proficua un servizio di interesse pubblico come il telefono.

A fronte del fallimento della gestione statale l’unica soluzione plausibile per evitare la completa paralisi del sistema telefonico pare essere il ritorno al sistema di concessione ai privati. Il ministro Riccio vuole dunque trasformare in legge il riorientamento verso la gestione privata in materia telefonica emerso progressivamente quando politica, imprenditoria privata, ambienti tecnici e utenza telefonica, in maggioranza favorevoli alla statizzazione, dopo aver compreso le difficoltà dell’amministrazione statale nella gestione del servizio telefonico,  mutano atteggiamento invocando una progressiva rassegnazione delle più importanti concessioni urbane all’industria privata. La convergenza di interessi e di opinioni che si realizza fra il 1907 e il 1915 verso questo nuovo orientamento costituisce un prodromo necessario alla privatizzazione voluta da Mussolini dieci anni dopo nel 1925.

Rinunciando ad adottare la tariffa a consumo e mantenendo in vigore la tariffa a forfait su pressione dei grandi utenti (industriali e commercianti in primis) il telefono rimane una sorta di privilegio dal quale rimangono escluse diverse categorie. Una tale scelta avrebbe comportato una crescita dell’utenza telefonica e una conseguente sovra-utilizzazione delle già scarse reti di comunicazione. Come osserva Balbi “ Ancora una volta la scarsità dell’offerta guidò le decisioni e le reazioni dei gruppi sociali: in questo caso i grandi utilizzatori difesero i propri privilegi, lottando di fatto contro l’estensione del servizio anche al fine di mantenerlo sufficientemente funzionale per i propri interessi .


Marconi ottiene una Convenzione con lo stato italiano per i servizi radiotelegrafici a lunga distanza, La nuova convenzione regola per 15 anni i rapporti fra il Governo, Marconi e le sue compagnie, ribadendo l'impegno governativo ad usare in tutte le stazioni nazionali e coloniali adibite al servizio pubblico e commerciale esclusivamente apparati del sistema Marconi.

L’ingresso dell’Italia nella prima Guerra Mondiale (24 maggio 1915 - 11 novembre 1918) e la successiva crisi economica e sociale post bellica bloccarono tutti i progetti in corso e l’attuazione delle norme esplicative delle leggi in materia di comunicazione che il Parlamento aveva varato. L’aumento delle materie prime (in particolare del legname di castagno per la palificazione, e del rame e bronzo per la rete)e la diminuzione del traffico internazionale aggravano ulteriormente la crisi della telefonia italiana spingendo il governo Salandra a dichiarare alla fine dell’anno non solo di voler abbandonare il proposito di nazionalizzare l’intero servizio telefonico, ma addirittura la volontà di concedere nuovamente ai privati alcune delle reti statalizzate che si erano rilevate scarsamente redditizie.

1915

1915 William Fox dà vita alla Film Fox Corporation

13 gennaio 1915 Poco prima delle ore 8,00  l'Italia centrale è colpita da una forte scossa sismica che ha il suo epicentro nel bacino del Fucino in Abruzzo. Il terremoto, che tocca soprattutto le zone della Marsica (con al centro Avezzano dove ci sono circa 10 mila vittime) e del circondario di Sora, nel Lazio, provoca circa 30-35 mila morti.

18 febbraio 1915 Come emerge da un dibattito parlamentare, i grandi utilizzatori del telefono bloccano il passaggio alla tariffa a consumo non avendo intenzione di rinunciare a quella a forfait che rimane altresì più semplice dal punto di vista gestionale sia per le aziende private che riscuotono le tasse a trimestri anticipati, sia per l’amministrazione statale che vuole evitare di assegnare ai centralini ulteriori mansioni quali il calcolo del consumo, evitando contestazioni e contenziosi tra gli erogatori del servizio e gli abbonati che continuano a poter utilizzare a piacere il mezzo

Inverno-primavera 1915 Vengono resi noti i risultati della Commissione di sorveglianza sugli impianti telefonici a commutazione automatica dalla cui relazione emerge la capacità degli utenti di manovrare senza particolari difficoltà il disco combinatore

1 aprile 1915 Il ministro Riccio con la legge n. 394 decide di prorogare le concessioni telefoniche in scadenza nel 1917

Aprile 1915 L’espressione “movimento fascista” appare per la prima volta ne Il Popolo d’Italia per definire un’associazione di tipo nuovo, l’antipartito, formato da spiriti liberi e da militanti politici che rifiutano i vincoli dottrinari e organizzativi di un partito

26 aprile 1915 Il governo Salandra firma a Londra un patto segreto che obbliga l’Italia ad intervenire nel conflitto a fianco delle potenze dell’Intesa entro un mese

3 maggio 1913 L’Italia abbandonata la Triplice Alleanza che la lega alla Germania e all’Austria dal 1882.

13 maggio 1915 L'Araldo telefonico segue in diretta il discorso di Gabriele D'Annunzio a favore dell'intervento in guerra dell'Italia anticipando la carta stampata e diventandone fonte

24 maggio 1915 L’Italia entra in guerra a fianco dell’Intesa con Francia Regno Unito e Russia contro l’Austria-Ungheria per rivendicare Trento e Trieste Il conflitto, che si sperava fosse di breve durata, si rivelerà, invece, essere una guerra di logoramento..

19 giugno 1915 Marconi si arruola come volontario nell'esercito italiano con il grado di Tenente di Complemento del Genio, indi promosso capitano il 27 luglio 1916 e, benché ufficiale dell'esercito, presta servizio nell'Istituto Radiotelegrafico della Marina; in seguito a regolare domanda, datata Livorno14 agosto 1916 presentata al Ministro della Marina, è nominato Capitano di Corvetta con R.D. del 31 agosto 1916, congedato con tale grado il 1º novembre 1919, e promosso Capitano di Fregata in congedo con R.D. 28 marzo 1920, e poi Capitano di Vascello con R.D. 7 luglio 1931. Ambedue tali promozioni rientrano nelle norme di avanzamento degli ufficiali di complemento in congedo. Come Ufficiale addetto alle comunicazioni darà la precedenza all’uso di collegamenti fra le varie Unità dislocate al Fronte siano effettuati che ricorrono a stazioni wireless anziché ad una linea telefonica. Le frequenze usate in quel periodo sono in gamma onda lunga

23 giugno 1915 Inizia l’offensiva italiana sull’Isonzo. Con le sue dodici battaglie, l’Isonzo sarà uno dei campi di battaglia più cruenti del conflitto

27 agosto e 22 settembre 1915 Il governo italiano intima a Luigi Ranieri di interrompere le trasmissioni dell’Araldo Telefonico ma “nonostante la revoca della concessione e le diffide, l’Araldo telefonico funzionava ugualmente ed abusivamente… Sei volte la Direzione compartimentale procedette a tale interruzioni, chè il Ranieri ripristinava il servizio”.

23 settembre 1915 La censura romana vieta all'Araldo telefonico ogni comunicazione in merito ad una scossa di terremoto che colpisce il Lazio in quanto “il relativo annuncio metterebbe in allarme quanti – e sono i più – non l'hanno sentita”.

29 ottobre 1915 Il Presidente della Repubblica Raymond Poincaré nomina  Aristide Briand Presidente del Consiglio. Si insedia il quinto governo Briand. Rimarrà in carica sino al 12 dicembre 1916. Ministro del Commercio, dell'Industria, delle Poste e dei Telegrafica è il tecnocrate radical socialista  Étienne Clémentel

15 novembre 1915 La relazione presentata dal ministro delle Poste e Telegrafi Vincenzo Riccio alla Presidenza della Camera sui servizi affidati all’Amministrazione telefonica evidenzia il fallimento della gestione statale telefonica sia perché l’intervento pubblico non è riuscito a colmare il divario che ancora separava le regioni del sud da quelle del nord, sia perché nei compartimenti più evoluti del Settentrione che avevano registrato forti tassi di crescita durante la gestione delle società telefoniche private nei primi anni del Novecento, la penetrazione del servizio si era sostanzialmente arrestata. Tra il 1908 e il 1913 la densità telefoniche per 1000 abitanti cresce in Italia solo di un punto passando da 1,6 apparecchi nel 1908 a 2,61 apparecchi nel 1913, relegando l’Italia al quartultimo posto a fronte di 63,96 apparecchi negli Stati Uniti, 47,08 in Danimarca, 39,81 in Svezia, 33,29 in Norvegia, 25,87 in Svizzera, 21,98 in Germania, 16,16 in Inghilterra, 13,62 nei Paesi Bassi, 7,74 in Belgio, 7,66 in Francia, 5,73 in Austria, 3,98 in Ungheria, precedendo solo la Spagna con 1,74 apparecchi, la Russia con 1,56 e la Grecia ferma a 0,74 apparecchi.

1 dicembre 1915 il DDL n.490 presentato dal ministro Riccio di Proroga delle concessioni per impianti ad uso pubblico date all’industria privata prorogando le concessioni in scadenza intende affidare alle aziende private un “compito oltremodo importante” e cioè quello di accollarsi le spese per la sistemazione e l’ampliamento del servizio telefonico tout court.

31 dicembre 1915 Secondo le carte processuali relative al primo fallimento del servizio nel 1917 gli abbonati all’Araldo telefonico risulterebbero in ulteriore calo a 615.



1916

Presentando il ddl di proroga delle concessioni e assegnando ai privati “un compito oltremodo importante” il governo italiano – come sottolinea Balbi - appurata la difficoltà per l’amministrazione statale di finanziare il servizio telefonico e dopo aver voluto provvedere solo due anni prima con grossi stanziamenti alla sistemazione delle reti telefoniche, denota la sua volontà di “disimpegnarsi dalla gestione del servizio telefonico, riaffidandolo all’industria privata”. Larga parte del parlamento lo segue indicando esplicitamente che la telefonia debba essere lasciata all’iniziativa e alla gestione privata

Prosegue la guerra di logoramento che causa ingenti perdite agli eserciti di entrambe gli schieramenti. Sul fronte occidentale, tra tedeschi e francesi si combattono le violente battaglie di Verdun (febbraio-dicembre) e della Somme che causarono più di 600.000 morti ad entrambe le parti in lotta.

1916 Marconi acquista il Panfilo Elettra che diventerà il suo Laboratorio dove conduce i suoi studi e le sue ricerche e dove approfondisce in particolare lo studio sulle onde corte, di cui raccomanderà l’uso preferendole alle onde lunghe

Maggio-giugno 1916 Strafexpedition. Il governo austriaco sferza un violento attacco in Trentino con una spedizione punitiva contro l’ex alleato traditore

18 maggio 1916   Un parere del Consiglio di Stato riconosce a Luigi Ranieri titolare del primo servizio italiano di telefonia circolare, l’Araldo telefonico, “la specialità del servizio e lo scopo sostanzialmente diverso da quello delle ordinarie concessioni telefoniche”.

Giugno 1916  Il primo pretore di Roma condanna Luigi Ranieri per aver continuato a trasmettere il servizio di telefonia circolare pur essendogli stato revocata la concessione. Ranieri ricorre in appello

10 giugno 1916 Cade il governo Salandra

18 giugno 1916 Per far fronte agli sforzi dell’intervento bellico si insedia il Governo di unità nazionale di Paolo Boselli. Entrano anche socialisti riformisti repubblicani e radicali Rimarrà in carica sino al 30 ottobre 1917  Cesare Fera è Ministro delle Poste e Telegrafi

1916: Prima regolare radiodiffusione su 9XM (ora WHA) nello stato del Wisconsin, distribuita in codice Morse.

9 agosto 1916 L’esercito italiano riesca a conquistare Gorizia.

27 agosto 1916 L’Italia dichiara guerra anche alla Germania

16 novembre 1916  David Sarnoff futuro presidente della American Marconi Corporation intuisce le potenzialità dell’apparecchio radio ad uso civile come elettrodomestico. Sarnoff propone alla Marconi Company, della quale è vice direttore del traffico dal 1914, l’idea di realizzare una “radio music box”, un apparato, cioè, destinato ad essere tenuto in salotto con il quale si potrà ascoltare musica, conferenze, concerti”. Sarnoff vuole “fare della radio uno strumento domestico come il grammofono o il pianoforte… Il ricevitore sarà progettato nella forma di una scatola radiofonica musicale… adatta a ricevere diverse lunghezze d’onda che si potranno cambiare a piacimento spingendo un bottone”.  La proposta viene sdegnosamente respinta.

21 novembre 1916 Carlo I d’Austria diventa Imperatore d'Austriared'Ungheria e Boemia, e monarca della Casa d'Asburgo-Lorena. Rimarrà al trono sino alla dissoluzione dell’Impero austro-ungarico l’11 novembre 1918

Novembre 1916 Apertura di un procedimento fallimentare per l’Araldo telefonico con la nomina di un curatore Filiberto Vesci che scopre le malversazioni di Leone Ascarelli assunto nel febbraio 1916 come esattore delle quote di abbonamento. Pur notando il curatore che dopo la fine del conflitto bellico “l’Araldo potrebbe riprendere e diventare una speculazione industriale di prim’ordine”, Ranieri nonostante il suo prodigarsi per ottenere la propria riabilitazione e cancellazione del proprio nome dall’albo dei falliti, otterrà la revoca del fallimento  e la propria riabilitazione soltanto nel settembre 1923.

2 dicembre 1916 Muore L’Imperatore Francesco Giuseppe I d’Austria.

12 dicembre 1916 Lettera del senatore Carlo Astengo al curatore fallimentare dell’Araldo telefonico. Pretendendo la riscossione anticipata dell’abbonamento per il 1917 all’Araldo telefonico, Luigi Ranieri inizia ad inimicarsi le più alte sfere della classe politica nazionale.

12 dicembre 1916 Il Presidente della Repubblica Raymond Poincaré conferma Aristide Briand Presidente del Consiglio. Si insedia il Sesto Governo Aristide Briand. Rimarrà in carica sino al 17 marzo 1917. Ministro del Commercio, dell'Industria, delle Poste e dei Telegrafica rimane il tecnocrate radical socialista  Étienne Clémentel

31 dicembre 1916 Secondo le carte processuali relative al primo fallimento del servizio nel 1917 gli abbonati all’Araldo telefonico risulterebbero in ulteriore calo a 495.


1917

In Italia il fronte interno inizia a mostrare vistose crepe: vi sono decine di migliaia di casi di renitenza alla leva e vivaci proteste contro la partecipazione al conflitto, represse dall’esercito, con decine di vittime tra i civili. Il 24 ottobre l’esercito tedesco lancia un’offensiva di alleggerimento sul fronte italiano. La scarsa resistenza delle truppe italiane, logore e mal organizzate, fa si che tale azione militare si trasformi rapidamente nel disastro militare di Caporetto. Nonostante le ingenti perdite in uomini e mezzi subite (oltre 600 mila tra morti, feriti, prigionieri e sbandati), l’esercito italiano riesce ad assestarsi sulla linea difensiva del Piave e del monte Grappa e a fermare l’avanzata nemica.

22 gennaio1917, anniversario della domenica di sangue, in molte città russe hanno luogo grandi dimostrazioni contro la guerra

14 febbraio 1917 La riapertura della Duma  non serve a calmare gli attacchi contro Nicola II ed il suo governo.

18 febbraio 1917  A Pietrogrado, gli operai delle officine Putilov, una delle maggiori industrie della città, iniziarono uno sciopero in seguito ad un conflitto con la direzione che dopo cinque giorni dichiarò la serrata dello stabilimento

19 febbraio 1917 Fallisce il primo servizio italiano di telefonia Circolare. Secondo le carte processuali gli abbonati all’Araldo telefonico risulterebbero al momento della chiusura in ulteriore calo a 350 unità. In sette anni Ranieri ha steso 500 km di filo dall’ufficio centrale di via Poli “fino ai punti più lontani della Capitale”. Il valore complessivo dell’Araldo viene stabilito in una cifra non inferiore alle lire 130.000” ma le linee aeree impiegate non sarebbero state riutilizzabili per una normale rete telefonica qualora l’impianto venisse smontato essendo strutturalmente e tecnologicamente diverso dal telefono “punto a punto” non essendo le sue reti preposte a collegare fra loro le persone come fa il telefono tradizionale

27 febbraio 1917 L’esercito russo si ribella Il reggimento della guardia di Volinia, il reggimento della guardia Preobraženskij ed il reggimento Litovskij, che costituiscono il grosso della guarnigione di Pietrogrado si uniscono agli operai a cui distribuiscono anche parte delle armi. Sempre il 27, nel pomeriggio, anche la Duma fu occupata dagli insorti che permisero però al comitato di cercare un contatto con lo zar. La sera stessa, sempre nel Palazzo di Tauride, si riunì il primo soviet di Pietrogrado. Composto da rappresentanti degli operai (uno ogni mille) e da quelli dei soldati (uno per ogni compagnia) il soviet, in cui i Socialisti Rivoluzionari avevano la maggioranza, cercò inizialmente di sottrarre l'iniziativa politica al Comitato della Duma e fallito questo tentativo si orientò su quello che verrà poi chiamato il "dualismo dei poteri" con il Comitato. Si tratta di un sistema nel quale il soviet detiene il potere senza responsabilità, e il Governo Provvisorio le responsabilità senza il potere

1-3 marzo 1917. Crolla lo zarismo Nella notte tra il primo ed il due marzo, lo zar Nicola II, impossibilitato a comunicare con gran parte delle linee telegrafiche e bloccato nel tentativo di raggiungere la famiglia a Zarskoe Zelo, firma un manifesto che promette una Costituzione e la formazione di un gabinetto responsabile verso la Duma, ma quello che poche settimane prima avrebbe avuto un notevole peso ora si rivela privo di valore.

2 marzo 1917 Soviet e Comitato della Duma raggiungono un accordo sulla deposizione dello zar e sulla formazione di un governo provvisorio che indica le elezioni per l'Assemblea Costituente. Lo stesso giorno viene presentato l'elenco dei nuovi ministri. Il nuovo governo, retto dal principe Georgij Evgen'evič L'vov, è composto principalmente da figure provenienti dalle file del partito di centro dei "Cadetti" e dai menscevichi oltre che da alcuni socialisti rivoluzionari come Aleksandr Fëdorovič Kerenskij e Viktor Michajlovič Černov rispettivamente ministro della giustizia e dell'agricoltura.

2 - 3 marzo 1917 Nella notte Nicola II abdica in favore del fratello, il Granduca Mikhail, ma questi lo stesso giorno rinuncia al trono. Il passaggio dei poteri dal granduca al Governo e l'arresto immediato di Nicola II suggellano la fine della monarchia in Russia e di tre secoli di dominio della dinastia Romanov.

20 marzo 1917 Il Presidente della Repubblica Raymond Poincaré nomina Alexandre Ribot Presidente del Consiglio. Si insedia il quinto Governo Ribot. Rimarrà in carica sino al 7 settembre 1917. Ministro del Commercio, dell'Industria, delle Poste e dei Telegrafica rimane il tecnocrate radical socialista  Étienne Clémentel

Aprile 1917 Gli Stati Uniti entrano in guerra al fianco delle potenze dell’Intesa

3 aprile 1917 Lenin torna in Russia. Lenin arrivaalla stazione di Pietrogrado: ad attenderlo vi era una folla enorme a riprova della rilevanza che le tesi dei bolscevichi cominciano ad avere all'interno del movimento rivoluzionario.

4 aprile 1917 Alla conferenza del partito bolscevico Lenin espone quelle che sarebbero diventate le linee guida del partito per i mesi futuri, conosciute come le "Tesi di Aprile". Il proletariato doveva porre fine al dualismo dei poteri, abbattendo il governo provvisorio, di ispirazione borghese, trasferendo tutto il potere ai soviet.

11 aprile 1917 Il tribunale di Roma si pronuncia con sentenza favorevole a Luigi Ranieri giudicando l’Araldo telefonico qualcosa di differente rispetto alla telefonia punto-a-punto: “Comunicare è infatti diverso da trasmettere, perché implica possibilità di rispondere; ciò che l’Araldo, per la natura dei suoi apparecchi non poteva fare. Esso distribuiva quotidianamente ad ore fise le notizie politiche e la musica, che il Ranieri raccoglieva; avendo più stretta somiglianza con il giornale, che con il telefono. Il Ranieri, anziché servirsi della stampa, divulgava quel notiziario a mezzo di un impianto, fondato sul principio della telefonia, ma che non era telefono nel significato comune della parola, quale poteva essere nella intenzione del legislatore che si ispira alla realtà. Né comunicazione, quindi, né telefono. Potrà in altra sede discutersi per altri effetti, se legittimamente il Ranieri ripristinasse il servizio dell’Araldo. Ma l’appellante deve essere assolto dalla contravvenzione non essendo espressamente preveduto come reato il fato da lui commesso, mancando al preteso reato uno dei requisiti essenziali, il carattere oggettivo di comunicazione telefonica, che nel servizio dell’Araldo dovrebbe riconoscersi per essere punibile” . Comunicare presuppone uno scambio dialogico e interattivo fra utente e destinatario del messaggio, ossia la possibilità di rispondere. Trasmettere come faceva invece l’Araldo, non è considerato né comunicazione né telefono ma qualcosa di più simile al giornale e ai futuri broadcaster di massa

18 giugno 1917 Mentre a Pietrogrado si svolge una grande manifestazione che, negli intenti degli organizzatori, ma non di molti partecipanti, doveva essere filogovernativa, ha inizio un'offensiva militare sul fronte russo-tedesco, offensiva che doveva principalmente servire per dimostrare alle potenze dell'Intesa la volontà russa di continuare la guerra. Malgrado i discorsi di Kerenskij, che percorse tutto il fronte per rilanciare nelle truppe lo spirito di patria, l'offensiva dopo modesti successi iniziali, grazie anche alle lotte intense portate avanti dai bolscevichi, si trasformò in una nuova rotta

3 luglio 1917 I soldati di stanza a Pietrogrado  insorgono contro il governo; dopo aver ottenuto l'appoggio degli operai dei grandi complessi industriali della città, si recano, nell'ambito di una manifestazione di protesta, alla sede del partito bolscevico chiedendo l'abbattimento del governo provvisorio.I bolscevichi, pur ritenendo prematura l'azione, non osano opporsi al volere delle masse e diedero inizio ad un tentativo rivoluzionario, che viene però rapidamente represso. In seguito a questi fatti il partito bolscevico viene messo praticamente fuori legge ed i suoi dirigenti arrestati o costretti alla fuga. Lenin ripara in Finlandia, ad Helsinki, accusato dal governo Kerenskij di aver preso soldi dall'imperatore tedesco per finanziare un colpo di stato bolscevico in Russia, e di conseguenza, il ritiro delle truppe russe dalla guerra.

1 agosto 1917 Benedetto XV invia la celebre Nota ai capi dei popoli belligeranti nella quale definisce la guerra “un’inutile strage”

22 26 agosto 1917 A Torino l’esasperazione per la guerra si somma alla mancanza di generi alimentari e sfocia in una sommossa popolare provocando 50 morti e oltre 200 feriti.

Inizio settembre 1917 Il governo russo guidato da Kerenskij, si decide a stabilire la data (il 28 novembre) e le regole secondo cui si sarebbero tenute le elezioni per l'Assemblea Costituente, mentre i bolscevichi decidono che l'autunno sarebbe stato il limite massimo per tentare il colpo di mano. L'importanza dei soviet diventava via via maggiore, in quanto in molti casi il loro controllo permetteva il controllo delle guarnigioni militari. Questa forza viene notevolmente sottovalutata dal governo provvisorio.

12 settembre 1917 Il Presidente della Repubblica Raymond Poincaré nomina Paul Painlevé Presidente del Consiglio. Si insedia il primo Governo Painlevé. Rimarrà in carica sino al 16 novembre 1917- Ministro del Commercio, dell'Industria, delle Poste e dei Telegrafica rimane il tecnocrate radical socialista Étienne Clémentel. Sottosegretario di Stato al Commercio e all’Industria responsabile alle Poste e al Telegrafo è il radicale indipendente Paul Morel

15 settembre 15 ottobre 1917 Fra la metà di settembre e la metà di ottobre del 1917, Lenin riuscì a convincere anche le parti meno convinte del proprio partito, della necessità di tentare la presa del potere prima delle elezioni per la Costituente. Anzi, stabilì che la cosa migliore sarebbe stata ottenerlo prima dell'apertura del Secondo Congresso dei Soviet, che avrebbe potuto così legittimare il nuovo ordine. Il controllo, da parte del neocostituito Consiglio Militare Rivoluzionario, della guarnigione di Pietrogrado e dei marinai della flotta del Baltico, si sarebbe rivelato fondamentale per rovesciare con uno sforzo relativamente modesto, il governo provvisorio. Quest'ultimo disponeva in città di poche centinaia di uomini delle scuole ufficiali

Una stravolgente offensiva delle truppe austriache e tedesche rompe la linea del fronte italiano sull’alto Isonzo. L’esercito italiano batte in ritirata e si attesta dietro la linea del Piave, lasciando in mano nemica il Friuli e buona parte del Veneto.

24 ottobre - 12 novembre 1917 Si svolge la battaglia di Caporetto. Finisce con la disfatta dall’esercito italiano da parte delle truppe austro-ungariche e tedesche: gli austro-ungarici, aiutati da reparti d'élite tedeschi, sfondarono le linee delle truppe italiane che, impreparate ad una guerra difensiva e duramente provate dalle precedenti undici battaglie dell'Isonzo, non ressero l'urto e dovettero ritirarsi fino al fiume Piave. La sconfitta portò alla sostituzione del generale Luigi Cadorna, che aveva imputato l'esito infausto della battaglia alla viltà dei suoi soldati, con Armando Diaz.

Dopo la vittoria di Caporetto, gli austriaci dilagano in profondità per 150 chilometri verso la pianura Padana, in un’offensiva che si arresterà soltanto sulla linea del fiume Piave

30 ottobre 1917 Si insedia il Governo Vittorio Emanuele Orlando. Rimarrà in carica sino al 23 giugno 1919. Cesare Fera è Ministro delle Poste e Telegrafi

6-8 novembre 1917 Rivoluzione russa e presa del Palazzo dì’Inverno da parte dei bolscevichi La Russia esce dal conflitto mondiale I bolscevichi cominciarono ad occupare i punti nevralgici della capitale, senza incontrare quasi resistenza. la sera vengono occupate prima tutte le tipografie; la notte del giorno dopo 7 novembre i punti più importanti di Pietrogrado: poste, telegrafi, stazioni ferroviarie, banche, ministeri. Il governo provvisorio praticamente cessa di esistere senza alcuna resistenza. Kerenskij fugge verso il fronte e gli altri ministri si rinchiudono nel Palazzo d'Inverno, che verrà attaccato alle 21.45 e definitivamente conquistato alle 2 del mattino dopo 8 novembre. Il passaggio della città nelle mani degli insorti fu quindi abbastanza pacifico, ed avvenne senza che la cittadinanza (e nemmeno il governo) se ne rendessero conto.

13 - 26 novembre 1917 Dopo la disfatta di Caporetto I soldati italiani si riorganizzano abbastanza velocemente e fermano le truppe austro-ungariche e tedesche nella successiva prima battaglia del Piave permettendo così all'intero esercito di difendere ad oltranza la nuova linea difensiva.

16 novembre 1917 Il Presidente della Repubblica Raymond Poincaré richiama Georges Clémenceau come Presidente del Consiglio. Si insedia il secondo Governo Clémenceau. Rimarrà in carica sino al 18 gennaio 1920, ovvero due anni e mezzo. L’obiettivo è di restaurare un clima di fiducia e mettere tutto in opera per riuscire a vincere la prima guerra  mondiale istaurando una sorta di "dittatura di salute pubblica". Ministro del Commercio, dell'Industria, delle Poste e dei Telegrafica rimane il tecnocrate radical socialista Étienne Clémentel Dal 28 novembre 1919 viene nominato sottosegretario di Stato al Commercio e all’Industria responsabile alle Poste e al Telegrafo il laico liberale del Parti républicain démocratique et social Louis Deschamps


1918

E’ l’anno in cui finisce la prima guerra mondiale con l’offensiva vittoriosa dell’esercito italiano sul Piave e la decisiva battaglia di Vittorio Veneto.

A Budapest le truippe di occupazione romene distruggono il servizio di radiotelefonia cricolare Telefon Hirmondò

A Torino nasce la SIP dalla fusione tra due società idroelettriche grazie ad un intervento della Banca Commerciale Italiana. Nell’immediato dopoguerra inizia l'espansione della SIP, espansione che la porterà a diventare una delle maggiori società fornitrici di energia elettrica attive in Italia. Nel corso degli anni infatti, in Valle d'Aosta e Piemonte, acquisisce varie società attive nella produzione di energia idroelettrica e realizza nuove centrali. Proprietaria di questa società è  una famiglia di Torino, i Pittaluga, i quali investono successivamente in diversi settori. È a loro infatti che si deve attribuire la partecipazione della SIP nel 1924 alla prima stazione radio italiana, l'Unione Radiofonica Italiana, con sede aTorino. L'attività della SIP nel settore elettrico termina nel 1963 con la nascita del monopolio dell'ENEL varato con legge del 27 novembre 1962 durante il governo Fanfani IV.

19 aprile 1918 A seguito di un considerevole aumento di capitale da 2,5 a 15 milioni di lire reso possibile dall'intervento della Banca Commerciale Italiana, la Società Idroelettrica Pont Saint Martin acquisisce il controllo della Società Idroelettrica Valle d'Aosta e cambia nuovamente ragione sociale in SIP - Società Idroelettrica Piemontese spostando la propria sede a Torino

15-22 giugno 1918 Inizia l’offensiva italiana sul fiume Piave Grazie ad una profonda riorganizzazione dell’esercito, le truppe italiane, comandate dal maresciallo Armando Diaz, avanzano senza incontrare, o quasi, resistenza fino a Trento e Trieste.

22 luglio 1918 Nasce a Milano il fonogiornale, servizio di telefonia circolare, che dotato di un’accomandita con capitale sociale di 200 mila lire acquisisce la concessione appartenente a Luigi Ranieri, impossibilitato a gestire autonomamente una società a causa del fallimento dell’Araldo telefonico romano Oltre a Ranieri le due figure di spicco sono Giuseppe Sommariva per la parte amministrativa e Beniamino Gutierrez per la parte artistica e giornalistica.

1-5 settembre 1918 XV Congresso socialista a Roma. Prevalgono le istanze massimaliste del partito, legate al marxismo di Serrati.

Ottobre 1918 A Fiume si costituisce un Consiglio nazionale che propugna l'annessione di Fiume all'Italia. Inizia una stagione di tensioni nella città dove si susseguiranno costantemente manifestazioni della popolazione a favore dell'italianità della città e incidenti tra i vari reparti delle quattro nazioni che al termine della guerra mondiale hanno occupato la città (italiani, francesi, inglesi, americani). 

24 ottobre – 3 novembre 1918 Si scatena a 1 anno da Caporetto la controffensiva italiana. Si conclude vittoriosamente con la rotta delle truppe austriache nella Battaglia di Vittorio Veneto combattuta su tutto il fronte tra Vittorio Veneto e Alpi Giulie.

4 novembre 1918 Il maresciallo Diaz firma a Villa Giusti presso Padova  il Bollettino della Vittoria, ovvero l’armistizio che sancisce la fine delle ostilità. Termina, per l’Italia, la I Guerra Mondiale. Il conflitto causa tra le nazioni in lotta quasi 10 milioni di morti (di cui almeno 460 mila solo in Italia).

5 novembre  1918 Beniamino Gurierrez nomina Luigi Ranieri procuratore speciale del Fonogiornale incaricato di intrattenere i rapporti con il Ministero delle Poste e Telegrafi e in particolare di presentare la domanda di concessione per un servizio di telefonia circolare a Milano. Vuole essere come l’Araldo telefonico un quotidiano parlato, “diario politico, commerciale, sportivo”  con segnalazione dei cambi due volte al giorno. In realtà assomiglierà  più al Théatrophone francese e allì’Electrophone inglese avendo come punto di forza  la trasmissione di “conferenze, melodrammi, concerti pubblici a domicilio effettuati dai teatri DalVerme, Carcano e Lirico, dal caffè concerto Apollo, dal Conservatorio  e dalla Sala Prove del Biffi”

11 novembre 1918 Con la resa della Germania finisce la prima guerra mondiale 

28 novembre 1918 Nel Governo Clémenceau Louis Deschamps diventa Sottosegretario di Stato al Commercio e all’Industria responsabile alle Poste e al Telegrafo. Rimarrà in carica sino al 17 gennaio 1921

Al termine delle operazioni belliche MARCONI realizza la prima radio ricetrasmittente in banda VHF, aprendo così  piu' larghi orizzonti allo sviluppo delle Radiocomunicazioni



1919

L’immediato dopoguerra e gli anni Venti: gli inizi tormentati della radiofonia in Europa e negli Stati Uniti
Alla conclusione del primo conflitto mondiale dalle Trattative di pace l'Italia ottiene le terre irredente di Trento e Trieste ma l'opposizione del presidente americano Woodrow Wilson conduce a una situazione di stallo per quanto riguarda la Dalmazia e Fiume, non promessa all'Italia col Patto di Londra e reclamata dagli italiani in quanto abitata prevalentemente da connazionali.
Tra il 1919 e il 1920, l'Europa è toccata da ondate di scioperi ed agitazioni di operai che rivendicavano l'aumento salariale e la giornata lavorativa di 8 ore. Le lotte non si limitano solo a rivendicazioni sindacali: in molti casi viene utilizzata la violenza e il potere nelle fabbriche viene sovvertito da consigli operai, nati spontaneamente sul modello dei  soviet  russi, che si presentano come i rappresentanti del proletariato nella società comunista. L'intensità e le conseguenze delle lotte operaie sono diverse per ogni stato europeo: In Germania consigli di operai e soldati occupano le fabbriche e le sedi dei giornali, partecipano alla gestione delle aziende e impongono le loro condizioni allo Stato. Berlino per molto tempo è segnata da violenti scontri, manifestazioni di piazza, tentativi rivoluzionari e insurrezioni. In Austria i comunisti tentano di spingere il popolo alla rivoluzione, ma senza esito. In Ungheria socialisti e comunisti creano la Repubblica Ungherese dei Soviet, chiaramente inspirata dal vicino modello sovietico. Il progetto è di allargare l'esperienza anche all'Austria, ma i comunisti ungheresi si trovarono isolati e fallirono nei loro intenti.
Le difficoltà economiche e sociali che investono l’Italia post-bellica causano estese azioni di sciopero e a rivendicazioni sociali. Tali manifestazioni popolari sono passate alla storia come il “Biennio Rosso”. Nel novembre del 1919, in Italia dopo le agitazioni agricole dell’estate si tengono elezioni che per la prima volta utilizzano il sistema proporzionale, voluto da socialisti e popolari. Il confronto elettorale è incentrato sulle liste di partito e non sui singoli candidati, spesso "sponsorizzati". Hanno la meglio due partiti di massa: il Partito Socialista (che si afferma con il 32% dei voti come primo partito) e il Partito Popolare (che ottiene alla prima prova elettorale il 20%).Questi risultati elettorali non garantiscono comunque al paese la stabilità necessaria ed il PSI, che ha il maggior peso, continua a rifiutare alleanze con i partiti cosiddetti "borghesi". L'Italia sarà quindi guidata fino alla marcia su Roma da un'alleanza tra popolari e liberali
Nascita della radiofonia. Dopo la guerra i primi progetti di apparecchiature radiofoniche avviati della tedesca Telefunken sono boloccati per i divieti imposti alla Germania dalle potenze vincitrici. Ne trae vantaggio la Marconi’s Wireles Telegraph Company che avvia la prima trasmissione a Londra nel febbraio 1920 Già nel 18919 in Gran Bretagna, la Marconi Company dopo esperienze di diffusione radiofonica compiute fra Irlanda e Canada, inizia le prime prove di radiodiffusione con la storica stazione 2LO, posta sul tetto della Marconi House di Londra, e con la stazione di Chelmsford. Le trasmissioni sono ricevute in buona parte dell’Europa da 300-400 radioamatori che inviavano alla Marconi  Co. i rapporti di ricezione. Per parte sua la Marconi Wireless Telegraph Company of Canada, sussidiaria della Marconi britannica, che aveva acquisito i brevetti dell'inventore della radiofonia Reginald Fessenden, da vita a CINW alla prima stazione radiofonica commerciale del Canada, aperta nel 1919 con la sigla XWA, Experimental Wireless Apparatus. Un anno dopo, nel 1920, la stazione acquisirà la denominazione CFCF.

1919

1919 Per iniziativa dei fratelli Cohn e di Joe Brandt nasce la società cindematografica CBC. Diventerà nel 1924 la Columbia Pictures Corporation.

1919 Luigi Solari fonda l’Agenzia Radiotelegrafica Italiana servizi di informazione per i naviganti e per la stampa. Milita a favore della Società delle Nazioni

1919 Arnoldo Mondadori trasferisce la sede della sua casa editrice da Ostiglia a Milano Dopo la prima guerra mondiale inizia la pubblicazione di numerose collane di periodici

18 gennaio 1919 Marconi è membro della Delegazione Italiana alla Conferenza di Parigi organizzata dai vincitori della Prima guerra mondiale per negoziare i trattati di pace tra gli Alleati e le potenze a essi associate e le Potenze Centrali loro avversarie. La Conferenza si protrarrà sino al 21 gennaio 1920, con alcuni intervalli.

5 febbraio 1919 Per iniziativa di D. W. Griffith, Charlie Chaplin, Mary Pickford e Douglas Fairbanks nasce la United Artists Corporation (UA) come società di produzione cinematografica.

17 febbraio 1919. Prima trasmissione di parole umane sulla stazione 9XM dell’Università di Wisconsin a Madison dopo esperimenti con voce(1918) e musica (1917). Diventerà un servizio radiofonico  regolare di parole e musica nel gennaio 1921 XWA, Experimental Wireless Apparatus. Un anno dopo, nel 1920, la stazione acquisirà la denominazione CFCF.

23 marzo 1919 Nascono a Milano in Piazza San Sepolcro i Fasci di combattimento per iniziativa di Benito Mussolini che riunisce un centinaio di ex socialisti, repubblicani, sindacalisti, arditi e futuristi provenienti dalla sinistra interventista e lancia un appello ai reduci e agli interventisti per portare  al governo una nuova classe dirigente formata dai combattenti. Il fascismo diciannovista ha un programma basato su rivendicazioni sociali, riforme istituzionali, forti accenti nazionalistici, una violenta avversione contro i socialisti e un’azione anticlericale. Si proclama pragmatico, antidogmatico e repubblicano. Disprezza il parlamento e la mentalità liberale, esaltando l’attivismo delle minoranze e le mobilitazioni in piazza per sostenere le rivendicazioni territoriali dell’Italia e per combattere il bolscevismo e il partito socialista

Primavera 1919 Un giovane radioamatore, l’ing. Frank Conrad di Pittsburg in Pennsylvania, mentre con la sua stazione 8XK sperimentava le valvole audion di De Forest, più per scherzo che per altro, ebbe l’idea di mettere davanti al microfono un fonografo e trasmise alcuni brani di musica. Più di mille persone lo ascoltarono e almeno trecento gli scrissero elogiandolo e invitandolo a proseguire. Il nome di Conrad finì sui giornali e una grande azienda della città, la Westinghouse Electric and Manifacturing  Company si offrì di finanziare la stazione. Da quel momento Conrad trasmette per conto della Westinghouse e legge le notizie dei giornali intercalandole con brani musicali. Nelle vetrine dei negozi di Pittsburg compaiono apparecchi riceventi pubblicizzati come “adatti a ricevere la stazione Westinghouse”.

Aprile 1919  Giovanni Host-Venturi e Giovanni Giuriati costituiscono una Legione fiumana formata da volontari per difendere la città in particolare dal contingente francese, filo-jugoslavo, mentre Gabriele D'Annunzio si reca a Roma per tenere una serie di comizi in favore dell'italianità di Fiume.

8 aprile 1919 Il Capitano della Marina statunitense di Stanford C. Hooper e l'ammiraglio WHG Bullard si incontrano  con i dirigenti della General Electric Company per chiedere loro di  non vendere i loro alternatori Alexanderson alla britannica Marconi Company e alla sua controllata statunitense Marconi Wireless Telegraph Company of America. La Marina promette alla General Electric che se avesse creato una società radiofonica di proprietà americana,  la Marina le avrebbe assicurato un monopolio commerciale nelle comunicazioni radio a distanza di lungo raggio. Questo incontro segna l'inizio dei negoziati  attraverso i quali la General Electric avrebbe comprato la controllata americana di Marconi e creato le premesse per la costituzione di quella che sarebbe diventata la Radio Corporation of America.

15 aprile 1919 A Milano una dimostrazione organizzata dai fascisti culmina con l’incendio della sede dell’Avanti! Nella giornata si contano 4 morti e 40 feriti per lo più operai

Giugno-luglio 1919. Inizia in Italia il Biennio rosso con un’ondata di moti e sollevazioni popolari contro il carovita (in Toscana ricordati come "Bocci-Bocci") che attraversa tutta la penisola, con l'espansione del movimento contadino con un'estesa e capillare serie di occupazioni delle terre. 

23 giugno 1919 Primo Governo Nitti. Rimarrà in carica sino al 21 maggio 1920. Ministro delle Poste e Telegrafi è Roberto De Vito

28 giugno 1919 Viene firmato il Trattato di Versailles, anche detto Patto di Versailles, uno dei trattati di pace che pone ufficialmente fine alla prima guerra mondiale. E’ stipulato nell'ambito della Conferenza di Pace di Parigi del 1919-1920 e firmato da 44 Stati nella Galleria degli Specchi del Palazzo di Versailles. È suddiviso in 16 parti e composto da 440 articoli. Il Trattato di Versailles sancisce la nascita della Società delle Nazioni, uno dei Quattordici Punti del Presidente degli Stati Uniti Thomas Woodrow Wilson

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